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 2008  aprile 17 Giovedì calendario

Lettera. Ma la sinistra ha capito? La Stampa 17 aprile 2008 La telefonata formale è stata fatta. Potevamo aspettarci di meno dall’americano Walter? Per credere a questo fair play abbiamo bisogno ora di avere prove concrete di rispetto dal centro sinistra

Lettera. Ma la sinistra ha capito? La Stampa 17 aprile 2008 La telefonata formale è stata fatta. Potevamo aspettarci di meno dall’americano Walter? Per credere a questo fair play abbiamo bisogno ora di avere prove concrete di rispetto dal centro sinistra. Sarebbe molto convincente ascoltare da Veltroni e da molti altri un’analisi seria della sconfitta. Per poi annunciare che stavolta c’è un vincitore e non si comincerà da domani a metterne in discussione la forza dicendo che ha comprato i voti, che è un fascista, un buffone. So che non è lei che deve rispondere per il Pd, ma m’interessa sapere se secondo lei è giusto porre questa richiesta di chiarimento. IVANO DELLA PIGNA, ROMA Berlusconi e la Lega non hanno vinto, bensì stravinto. Ha ragione a volere che una vittoria con tali risultati sia considerata una nuova pagina della storia del Paese e che questo riconoscimento coincida col rispetto che merita un governo con un mandato così ampio. Sbaglierebbero il centro-sinistra e altre organizzazioni all’opposizione a ricominciare il lavoro riprendendo gli argomenti della illegittimità, o della stupidità, del voto dato al Cavaliere. Non mi sembra però che ce ne sia l’aria: il centro-sinistra forse non appare così amaro come dovrebbe nelle sue espressioni pubbliche, ma sulla sconfitta sta riflettendo seriamente. Un giornale molto vicino al Pd, «la Repubblica», non ha mancato ieri di mettere un prima pagina un’analisi del voto firmato da un esperto della materia, Ilvo Diamanti, il quale ha scritto con chiarezza che i risultati mostrano un cambio di natura, oltre che di insediamento, del voto del Pd. Ne citerò solo un passaggio: «Il successo di Berlusconi è stato netto. La sua coalizione ha ottenuto oltre 17 milioni di voti alla Camera. Circa 3 milioni e mezzo in più dell’alleanza Pd e IdV, che sosteneva Veltroni. La quale prevale solo nelle regioni rosse (+14 punti percentuali). Inoltre, c’è equilibrio nelle regioni del Centro Sud (Lazio, Abruzzo e Molise: +2 punti per il Cavaliere). Mentre nelle altre zone il successo di Berlusconi appare schiacciante: +17 punti nel Nord Ovest, +19 nel Nord Est, +15 nel Mezzogiorno e nelle Isole. Difficile, per il centrosinistra, agitare la "questione settentrionale", questa volta. Perché altrettanto grave, per questa parte politica, risulta la "questione meridionale". D’altronde, nel Sud, la coalizione di Veltroni, rispetto al 2006, è cresciuta di un solo punto, grazie all’IdV». Dunque il Pd rimane arroccato nelle regioni rosse Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche, cresce di poco al Centro Sud, con Molise e Basilicata e crolla al Sud. Rispetto ai partiti che lo hanno fondato, raccoglie solo meno di un punto percentuale, non guadagnando dunque quasi nessun voto fuori dalla sua area. Interessante è infine che la Pdl abbia avuto anche molti dei voti giovani. Lucia Annunziata