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 2008  aprile 17 Giovedì calendario

Statuette, rosari e poco in Chiesa. La Stampa 17 aprile 2008 Uno strano popolo cattolico, troverà Benedetto XVI nella sua cinque giorni americana

Statuette, rosari e poco in Chiesa. La Stampa 17 aprile 2008 Uno strano popolo cattolico, troverà Benedetto XVI nella sua cinque giorni americana. Strano, tanto per cominciare, perché fiero di essere cattolico: al 69 per cento fra quelli di prima del Concilio Vaticano II, secondo un’indagine appena sfornata; anche se la percentuale di fierezza scende con il calare dell’età, al 53 per cento fra i cattolici del dopo Concilio, e al 50 per cento fra quelli di meno di vent’anni. « confortante sentire che così tanti sono fieri di chiamarsi cattolici - ha commentato l’arcivescovo George Niederauer di san Francisco -. La sfida per noi adesso però è far vedere loro che cosa significa realmente essere cattolici». Diffuso negli States durante l’era coloniale, prima che si costituisse la nazione, il cattolicesimo è ormai la confessione più numerosa, con circa 64,8 milioni di praticanti; poco più di un quarto della popolazione americana. Con un grosso stacco rispetto alla seconda nella lista, la Southern Baptist Convention, che conta un quarto dei praticanti. Dispone di oltre 19.000 parrocchie in 195 diocesi o arcidiocesi, di vari riti. In prevalenza latini, ma anche di rito orientale. La Chiesa cattolica si colloca al terzo posto, dopo i Battisti e i Metodisti, per numero di chiese sul territorio statunitense. La Chiesa ha 30.000 preti diocesani, e oltre 15.000 preti appartenenti a diversi ordini religiosi; inoltre 13.000 diaconi, 75.000 religiose, e 5.600 religiosi non ordinati. Sono 150.000 gli insegnanti che operano nelle scuole cattoliche degli Stati Uniti, insegnando a 2,7 milioni di studenti. La maggioranza dei fedeli (circa il 60 per cento) è bianca (i cosiddetti caucasici). Ma sta crescendo rapidamente il numero degli ispanici, che sono ormai oltre il 31 per cento. Ancora relativamente pochi, ma anche qui in crescita, i neri (circa il 4 per cento), mentre le altre etnie complessivamente radunano il resto. Fieri di essere cattolici, ma solo il 2 per cento dei cattolici intervistati nel corso dell’indagine (commissionata all’Università di Georgetown) dice di confessarsi almeno una volta al mese; il 12 per cento dice di farlo varie volte all’anno, ma il 45 per cento non si confessa mai. E questi si meriteranno una tirata d’orecchie da Papa Benedetto. Così come quelli (il 38 per cento) che dicono: «Posso essere un buon cattolico senza andare a messa ogni domenica». Soprattutto, il Papa sarebbe perplesso, se sapesse che solo il 14 per cento di quelli del post Concilio sono d’accordo con questa frase: «Nel decidere quello che è moralmente accettabile guardo all’insegnamento della Chiesa cattolica e alle dichiarazioni del Papa e dei vescovi per formare la mia coscienza». Però sono devoti, di una pietà popolare. Sei cattolici su dieci hanno una statuetta, o un’immagine della Madonna a casa; con un aumento del 7 per cento rispetto a un’indagine compiuta nel 2003. Un terzo degli intervistati porta normalmente un crocifisso al collo (32 per cento) e un altro terzo (29 per cento) porta su di sé una medaglietta recante l’effigie di un santo o di un angelo. L’11 per cento recita il rosario «almeno una volta alla settimana». Benedetto XVI piace ai cattolici Usa: quattro su cinque (82 per cento) hanno detto di essere soddisfatti dalla sua leadership, mentre il 72 per cento ha dichiarato di apprezzare la leadership dei vescovi Usa (un aumento del 14 per cento dal 2004), il che vuol dire che, dopo i drammi dello scandalo pedofilia, si sta ricostituendo una certa fiducia. Intanto, con l’avvicinarsi delle elezioni, repubblicani e democratici stanno cercando di capire come pescare in quell’accattivante serbatoio. Robert Reilly, che fu l’ufficiale di collegamento con i cattolici per Ronald Reagan, sostiene che Mc Cain non può vincere senza il voto cattolico. E deve fare qualche cosa di concreto, per dimostrare che le sue idee collimano con quella di Benedetto XVI in tema di famiglia, santità della vita umana, pornografia e insegnamento religioso. I democratici sono forse avvantaggiati perché in molti stati il loro elettorato è tradizionalmente cattolico. Un sondaggio recente sostiene che nei 19 stati dove si sono tenute le primarie il 63 per cento dei cattolici ha scelto i democratici, e solo il 37 per cento i repubblicani. Marco Tosatti