Varie, 17 aprile 2008
Gregorio Iuzzolino di anni 66, sua sorella Antonia, 76, e suo cognato Giuseppe Ianniello, 77. I tre, «persone tranquille e splendide», facevano una vita ritirata nelle campagne del salernitano e lo Iuzzolino Gregorio, contadino, celibe, da quando aveva perso i genitori andava per pranzo e cena a casa della sorella, madre di quattro figli, che viveva nella cascina attigua alla sua
Gregorio Iuzzolino di anni 66, sua sorella Antonia, 76, e suo cognato Giuseppe Ianniello, 77. I tre, «persone tranquille e splendide», facevano una vita ritirata nelle campagne del salernitano e lo Iuzzolino Gregorio, contadino, celibe, da quando aveva perso i genitori andava per pranzo e cena a casa della sorella, madre di quattro figli, che viveva nella cascina attigua alla sua. Giorni fa l’uomo fece le analisi del sangue, scoprì che i valori de trigligeridi erano sballati, divenne taciturno e preoccupato, si mise in testa che la colpa fosse dei pasti preparati dalla sorella, e prese a disertare gli appuntamenti quotidiani in casa di lei. L’altro giorno incontrò sorella e cognato nel cortile, li insultò per la faccenda del cibo che gli aveva guastato la salute, scoppiò una lite, lui corse allora dentro casa, prese un fucile semiautomatico calibro 12, sparò due colpi nel volto di Antonia al petto, altri due nella pancia dello Ianniello e infine un colpo se lo sparò nella faccia. Serata di lunedì 14 marzo nel cortile di un casolare a Buccino, in provincia di Salerno.