Il Giornale 12 aprile 2008, Marta Ottaviani, 12 aprile 2008
Trovata morta l’artista milanese. Il Giornale 12 aprile 2008 L’hanno trovata morta dov’era stata vista l’ultima volta, a Gebze, alla periferia sud di Istanbul
Trovata morta l’artista milanese. Il Giornale 12 aprile 2008 L’hanno trovata morta dov’era stata vista l’ultima volta, a Gebze, alla periferia sud di Istanbul. Il cadavere di Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte «Pippa Bacca», è stato trovato privo di vestiti nei pressi dell’area di servizio dove quasi due settimane fa aveva fatto perdere le sue tracce. La polizia ha già arrestato un uomo che avrebbe confessato di essere l’uccisore di Pippa. L’assassino sarebbe l’uomo che avrebbe dato un passaggio alla giovane artista milanese alla periferia di Istanbul e che era stato visto da un benzinaio. La sorella di Pippa, Antonietta e il suo fidanzato, Giovanni, si sono recati subito sul posto insieme con il console Stefano Canzio per riconoscere il corpo. Ancora non si sa come sia morta Giuseppina, anche se tutto lascia presagire che sia stata vittima di un’orribile violenza. L’unica cosa certa è che con questa tragedia è stato soffocato il suo sogno di pace. Giuseppina viaggiava in autostop vestita da sposa, in compagnia con la sua collega Silvia Moro. La loro era una performance artistica attraverso la quale volevano portare un messaggio di pace a popolazioni afflitte dall’odio e dalla guerra. Erano partite dall’Italia, dirette verso Tel Aviv. Dovevano attraversare laTurchia, la Siria, il Libano. A Istanbul avevano deciso di dividersi, si pensa per interessi differenti. Silvia ha continuato la sua avventura, arrivando fino ad Adana, quindi a lambire il confine con la Siria. Di Pippa, due lunedì fa, si sono perse le tracce. Un sms nel quale diceva di aver difficoltà a trovare un passaggio per proseguire il suo viaggio. La carta di credito usata per comprare i biglietti per il ritorno. E poi il nulla. Le ricerche sono partite venerdì scorso, immediatamente dopo la denuncia della famiglia, che, forse, è arrivata troppo tardi per avere un epilogo positivo della situazione. I giornali turchi hanno iniziato a interessarsi subito del caso, con grande delicatezza. Gli appelli in Tv si sono moltiplicati non solo da parte delle autorità diplomatiche ma anche della famiglia. La polizia turca e il ministero dell’Interno si sono mobilitati subito. I parenti della ragazza sono stati assistiti da un investigatore privato, un interprete. Sono state raccolte informazioni sulla ragazza, sul viaggio, sull’itinerario che aveva in mente. L’area di Gebze, dov’era stata vista per l’ultima volta, era stata tappezzata di sue immagini. Fino all’ultimo si è sperato almeno in un rapimento. Poi ieri notte la tragica scoperta. Il sogno di Pippa si è infranto in uno squallido quartiere di periferia, in un area povera, dove circolano pendolari, lavoratori ma anche gente di malaffare. E dove una ragazza diversa e non conoscitrice della zona come lei non poteva certo passare inosservata. Qualcuno ha tradito la sua fiducia, spezzando la sua vita e la sua testimonianza di pace per sempre. Marta Ottaviani