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 2008  aprile 14 Lunedì calendario

Madrid arruola i graffitari. La Stampa 14 aprile 2008 Madrid sta per diventare la Mecca dei graffitisti, gli artisti metropolitani che esprimono la loro creatività dipingendo con gli spray ogni muro (o saracinesca) disponibile della capitale spagnola

Madrid arruola i graffitari. La Stampa 14 aprile 2008 Madrid sta per diventare la Mecca dei graffitisti, gli artisti metropolitani che esprimono la loro creatività dipingendo con gli spray ogni muro (o saracinesca) disponibile della capitale spagnola. Una nuova trovata del sempre stupefacente premier socialista Zapatero? Macché, la revolución arriva dai popolari di centro-destra, in maggioranza assoluta nella regione della capitale spagnola. Attraverso la loro controllata Ivima (Instituto de la Vivienda), il maggior promotore di edilizia pubblica di Spagna con un parco di 23 mila abitazioni ed altri 15 mila in costruzione, pagheranno i «writers» per abbellire i caseggiati. «L’Ivima contratta i grafiteros per decorare i suoi edifici», sottolineava ieri, compiaciuto, il quotidiano Abc, l’alfiere dei conservatori. La direttrice dell’ente, Ana Isabel Mariño, ha già cominciato i negoziati con parecchi artisti affinché si sbizzarriscano sulle sue facciate. Naturalmente, sarà stipulato un regolare contratto e le prime «bombolette di Stato» cominceranno a essere usate, con tutti i crismi della legalità, tra un mese. Per il momento, sugli immobili già costruiti. Quanti? Il maggior numero possibile. I fans del grande maestro Jean-Michel Basquiat dovranno rispettare solo due condizioni per fare libero sfogo agli spray (che gli saranno forniti gratis, naturalmente). La prima è che i futuri murales si adattino al contesto architettonico in cui sono inseriti i fabbricati dell’Ivima, «per far sì che i palazzi diventino i grandi protagonisti dei quartieri e si trasformino in simboli che identifichino la nostra regione». La seconda è che gli arazzi ideati dai grafiteros sottoposti al vaglio e placet obbligatori degli affittuari. Ma ci sono altri due motivi per cui i popolari della vulcanica presidentessa regionale Esperanza Aguirre Gil de Biedma, 56 anni, leader dell’ala più liberal del maggior partito dell’opposizione a Zapatero, ha fatto partire un’iniziativa che lascia a bocca aperta. La prima è quella, ovvia, di evitare che i muri degli edifici che gestisce siano usati come quadri dagli scatenati grafiteros. L’altra è la guerra, per la futura leadership del partito, che l’oppone al sindaco di Madrid, Alberto Ruiz Gallardón e al sua assessore all’Ambiente, Ana Botella (la moglie dell’ex premier popolare Aznar), ambedue nemici pubblici dei writers. Nello scorso ottobre, stanchi di spendere ogni anno 6 milioni di euro per ripulire facciate e saracinesche di garage e negozi (92 gli operai impiegati), Gallardón ha minacciato di emanare un’ordinanza con multe fino a 6 mila euro. E la Botella ha accusato i bravissimi grafiteros madrileni «di essere dei vandali e nient’affatto degli artisti, perché i graffiti sono arte falsa». I writers hanno subito risposto pan per focaccia, in periferia, con un mural colossale (lungo 25 metri e alto 4) in cui appariva il primo cittadino con le bombolette in mano e lo strip «Gallardón loves graffiti». Uno sfottò durato poco: il sindaco l’ha fatto abbattere subito. Per nulla intimiditi, i grafiteros ne hanno fatto un altro a dicembre (sempre maxi: 22 metri per 5, stavolta su di una casa abbandonata che non si poteva buttar giù), rappresentando oltre a Gallardón e Botella, anche Aguirre. Asier, 30 anni, uno dei geni metropolitani più conosciuti ed affermati, rivendicava: «Perché sono un vandalo per il Comune ma quando firmo un contratto pagato per abbellire con la bomboletta centri culturali o bar, divento un artista?». La presidentessa regionale l’ha preso in parola ed ha sfornato l’idea da Guinness dei primati proprio quando il duo Gallardón-Botella fa partire le salatissime sanzioni. L’Ivima, fiore all’occhiello della regione, ha poi un precedente che fa ben sperare. Nel 1993 l’ente pubblico affidò al celeberrimo vignettista di Abc Mingote, il Forattini spagnolo, la decorazione della facciata di un edificio centralissimo con le sue caricature. Un successo strepitoso: gli inquilini sono orgogliosi dei graffiti ed i passanti si divertono. Gian Antonio Orighi