La Repubblica 14 aprile 2008, VINCENZO BORGOMEO, 14 aprile 2008
Servono nuove norme e sanzioni severe. La Repubblica 14 aprile 2008 ROMA - L´emergenza è sotto gli occhi di tutti: nel 2008 ci sono già stati 82 episodi di pirateria stradale con 29 morti, pari a un aumento del 52,6% rispetto ai 19 morti del 2007, mentre per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni basti dire che nel 2000 questi ultimi rappresentavano il 12,7% delle vittime totali da incidenti stradali e che nel 2006 hanno raggiunto un impressionante 13,4% (55 morti in più rispetto al 2005 con un incremento del 7,8%)
Servono nuove norme e sanzioni severe. La Repubblica 14 aprile 2008 ROMA - L´emergenza è sotto gli occhi di tutti: nel 2008 ci sono già stati 82 episodi di pirateria stradale con 29 morti, pari a un aumento del 52,6% rispetto ai 19 morti del 2007, mentre per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni basti dire che nel 2000 questi ultimi rappresentavano il 12,7% delle vittime totali da incidenti stradali e che nel 2006 hanno raggiunto un impressionante 13,4% (55 morti in più rispetto al 2005 con un incremento del 7,8%). Nel 46% dei casi di pirateria stradale la causa è un pilota ubriaco e il 30% degli incidenti è imputabile allo stesso problema. Una volta tanto sembra possibile individuare il responsabile di questa strage: il vero nemico è l´alcol? «Si, e su questo punto c´è ancora molto da lavorare – spiega Antonio Giannella, direttore servizio Polizia Stradale ”. Però va detto che grazie alla nuova normativa molto più severa e ai maggiori controlli il numero di ubriachi al volante è in netto calo: nel 2006 i positivi all´alcol-test erano il 14% oggi siamo scesi al 10%, quindi stiamo avendo risultati significativi». Ma sembra che non basti. Cosa altro si potrebbe fare? «Si potrebbe per esempio confiscare il veicolo se il pilota viene trovato con un grammo e mezzo di alcol nel sangue oltre il limite consentito dalla legge. Un´ipotesi di normativa che si è cercata di introdurre sia nella scorsa legislatura che in questa e che non sarebbe nulla di eccezionale». Perché? «La confisca del veicolo è molto usata nel normativa italiana, ad esempio nel trasporto in conto terzo senza autorizzazione, per chi viaggia senza assicurazione o per ingaggia gare con altre auto, tutti casi molto meno gravi di un pilota che guida ubriaco». E che vantaggi potrebbe portare una normativa del genere? «Secondo le nostre stime enormi, almeno un abbattimento di incidenti correlati all´alcol del 6%». Ma questo comporterebbe un superlavoro per quanto riguarda i controlli. «Non sarebbe un problema: consideri che nel 2007 abbiamo fatto 800 mila controlli su strada e che nel 2006 erano solo 250 mila. Non solo: nei primi 3 mesi di quest´anno siamo già a quota 330 mila, quindi di questo passo entro l´anno faremo più di un milione di verifiche con pattuglie». Torniamo ai pedoni: spesso gli incidenti che li coinvolgono si verificano in città, quale potrebbe essere la ricetta? «Realizzare infrastrutture che tutelino i pedoni. Tipo rotatorie che obbligano le auto a ridurre la velocità anche di notte, attraversamenti più visibili o sottopassaggi». Si parla anche di dare la precedenza ai pedoni che si accingono ad attraversare e non solo a quelli che sono già sulle strisce. E´ d´accordo? «Si, ma servirebbero poi modifiche più radicali al Codice della Strada». Appunto, visto che è in preparazione, come dovrebbe essere? «Innanzitutto più snello e più attento a regolamentare il comportamenti degli automobilisti, gettando via tutta la parte di costruzione dei veicolo. Dovrebbe essere composto al massimo di un centinaio di articoli in modo che sia facilmente comprensibile da tutti». Basterebbe questo a migliorare la situazione della sicurezza stradale? «Ci darebbe una mano enorme perché in mezzo a mille regole e a questo dedalo di norme è difficile orientarsi. Rimane comunque cruciale la sensibilità dell´opinione pubblica a questi temi della sicurezza stradale, e da questo punto di vista sono stati fatti enormi passi avanti, anche se c´è ancora molto da fare. Non è un caso che oggi ci sia tanta attenzione per tragici incidenti come quelli di ieri: quando ho iniziato a fare questo mestiere spesso notizie simili non arrivavano neanche sui giornali». L´uso di provvedimenti normativi è un indice di attenzione al fenomeno. E anche le nuove tecnologie dei veicoli, pieni zeppi di sistemi per aumentare la sicurezza passiva e quella attiva. Però il grande popolo degli automobilisti su strada si comporta in modo sconsiderato. Che fare? «Puntare molto sull´educazione stradale, per noi una specie di missione. Noi della Stradale in questo campo ce la mettiamo davvero tutta perché siamo convinti che sia questa la strada per diminuire ancora le vittime da incidenti stradali. Pensi che non c´è un solo giorno che non ci sia un nostro agente in una scuola per parlare di sicurezza stradale ai ragazzi». VINCENZO BORGOMEO