varie, 16 aprile 2008
Tags : Sandro Damilano
Damilano Sandro
• Scarnafigi (Cuneo) 24 febbraio 1950. Laureato all’Isef di Torino, tecnico dal 21 aprile 1972, allenando i fratelli Giorgio e Maurizio. Capo settore marcia della Fidal dal 1990 al 2000, nel 1994 dette vita ad un gruppo di allenamento Saluzzo, dal quale nel 2002 è nata la Scuola del Cammino e della marcia • «[...] “[...] È bello stare lì, vicino ai ragazzi, aiutarli a crescere, condividere con loro l’emozione della gara. Io sento molto la vigilia delle grandi manifestazioni; poi, però, metabolizzo facilmente il risultato. Nel bene e nel male. Volto pagina e ricomincio, come Trapattoni se lui permette il paragone”. L’emozione più grande rimane “l’oro mondiale nei 20 km a Roma ’87 [...] con Maurizio che era entrato all’Olimpico e settantamila persone che urlavano il suo nome, che era poi anche il mio. Il massimo della vita” [...] ne ha visti di campioni, ma il massimo “è un mix tra Maurizio, Elisabetta Perrone e Alex Schwazer [...] Ho capito che Maurizio sarebbe arrivato molto lontano nel ’77: quarto posto in Coppa del mondo in Inghilterra, due settimane dopo essere stato costretto a partecipare ad una selezione a Barletta” [...] Sandro Damilano è prima di tutto un perfezionista: “Quello che mi spinge a mettermi in discussione ogni giorno e che rappresenta il fascino della marcia è la voglia di superare le difficoltà tecniche della specialità. Con tutti i miei atleti ho sempre chiarito che la marcia è prima di tutto un gesto tecnico. Non è soltanto una questione di correttezza del gesto per evitare squalifiche in gara, ma anche la necessità di arrivare a spendere meno energie attraverso la tecnica. E per migliorare il gesto, non so più quali esercizi inventarmi” [...]» (Fabio Monti, “Corriere della Sera” 16/4/2008).