Il Sole 24 Ore 15 aprile 2008, Mario Platero, 15 aprile 2008
«Grande attesa per il Papa». Il Sole 24 Ore 15 aprile 2008 Tra George W. Bush e Papa Benedetto XVI, al suo primo viaggio in America, sarà luna di miele
«Grande attesa per il Papa». Il Sole 24 Ore 15 aprile 2008 Tra George W. Bush e Papa Benedetto XVI, al suo primo viaggio in America, sarà luna di miele. Fonti bene informate anticipano al Sole 24 Ore che sulle questioni etiche, come il diritto alla vita, su quelle filosofiche, ad esempio la necessità di proteggere la Fede dagli estremismi e sulla questione irachena, tema finora delicato nelle relazioni tra Casa Bianca e Vaticano, ci sarà una sostanziale convergenza di vedute. Sull’Iraq in passato ci sono state divergenze e, nel 2003, addirittura una condanna per la dichiarazione di guerra americana contro Saddam Hussein, ma Papa Benedetto si è convinto che in questa fase storica il recupero della stabilità nel Paese è l’obiettivo più urgente ed è dunque favorevole a una permanenza delle truppe americane a Baghdad anche per proteggere le comunità cristiane. Tra i temi della visita, che domani porterà il Papa alla Casa Bianca e venerdì all’Onu, potrebbe esserci anche la delicata questione degli abusi sessuali sui minori da parte dei preti che ha scosso la chiesa cattolica statunitense. Il cardinale Sean P. O’Malley, leader spirituale della diocesi di Boston, ha fatto appello al Papa perché affronti questo tema. E l’arcivescovo si è detto fiducioso che il pontefice lo farà. Nel 2002 la diocesi di Boston fu l’epicentro dello scandalo di pedofilia che scosse alle radici la fiducia dei cattolici americani nella Chiesa. Sei anni dopo la crisi degli abusi continua ad avere ripercussioni e una serie di «rispettose manifestazioni» sono state messe in programma da gruppi di vittime. Ma l’incontro tra Benedetto XVI e Bush sarà importante perché il presidente - che ha detto di vivere con «grande attesa» l’imminente visita - si è molto avvicinato alle posizioni teologiche e di fede cattolica, nonostante sia un cristiano evangelico. Al punto che il Washington Post ha definito domenica scorsa Bush come il «primo presidente cattolico degli Stati Uniti». John Kennedy, infatti, il primo vero presidente cattolico, aveva cercato, nel contesto politico degli anni Sessanta, di prendere le distanze dalla sua fede religiosa. Bush ha maturato questa sua vicinanza al cattolicesimo circondandosi di un cenacolo di intellettuali e religiosi cattolici, fra questi Padre John Neuhaus, che da dieci anni a questa parte ha spiegato e dibattuto con il presidente le dottrine sociali della sua Chiesa. Per Bush è importante mobilitare e coagulare le forze cristiane in questo difficile anno elettorale sotto un unico ombrello, ed ecco che l’intelletualismo cattolico unito al pragmatismo politico degli evangelici potrebbe dar vita a una nuova coalizione religiosa che abbia come riferimento privilegiato il partito repubblicano. Naturalmente si sono mobilitati anche i democratici. Hillary Clinton, con una forte base elettorale di ispanici sembra prevalere nelle simpatie dei cattolici americani, la denominazione religiosa più importante del Paese con circa 70 milioni di fedeli. All’Onu, venerdì, il Papa incontrerà il segretario Generale Ban Ki Moon e parlerà davanti ai rappresentanti di 192 Paesi. Benedetto XVI illustrerà "La grande sfida del secolo, e cioè il rapporto fra ragione e fede". La linea di Benedetto XVI in materia è chiarissima: la ragione e la fede debbono convivere in un equilibrio armonico, il prevalere della ragione porterebbe a un eccesso di materialismo, il prevalere della Fede può condurre a estremismi simili a quelli che abbiamo visto nel mondo islamico. Di nuovo teorie ideali per Bush che vuole sconfiggere il fanatismo islamico con la democrazia. Per questo oggi alle 16 ora americana George W. Bush andrà alla base di Andrews per accogliere il Papa, sarà la prima volta che il presidente americano si reca all’aeroporto per accogliere un leader straniero. E mercoledì sera, il giorno del compleanno del Papa, Benedetto XVI celebrerà in forma privata. Ma Bush darà lo stesso una cena in suo onore e in quello dei cattolici alla Casa Bianca. Mario Platero