Varie, 16 aprile 2008
Santino Tuzi, 50 anni. Originario di Frosinone, brigadiere dei carabinieri per vent’anni in servizio ad Arce e da quattro mesi trasferito nella vicina stazione di Fontana Liri, pochi giorni fa aveva testimoniato alla procura della Repubblica di Cassino sull’omicidio mai risolto di Serena Mollicone, la diciottenne trovata incaprettata nel boschetto di Fonte Cupa, con un sacchetto di plastica sul volto, nel giugno del 2001
Santino Tuzi, 50 anni. Originario di Frosinone, brigadiere dei carabinieri per vent’anni in servizio ad Arce e da quattro mesi trasferito nella vicina stazione di Fontana Liri, pochi giorni fa aveva testimoniato alla procura della Repubblica di Cassino sull’omicidio mai risolto di Serena Mollicone, la diciottenne trovata incaprettata nel boschetto di Fonte Cupa, con un sacchetto di plastica sul volto, nel giugno del 2001. Il brigadiere, che all’epoca aveva indagato sul delitto, venerdì pomeriggio fu trovato nella sua auto con la pancia squarciata da un colpo di pistola. Secondo l’autopsia s’è suicididato, ma il padre di Serena è convinto che qualcuno l’abbia ammazzato perché sulla morte di sua figlia sapeva troppo: "Conoscevo bene il brigadiere, ho insegnato ai suoi figli e non credo che fosse capace di arrivare a compiere un gesto così estremo. Credo che la sua morte sia legata all’interrogatorio al quale è stato sottoposto dopo la riapertura dell’indagine sulla morte di Serena. Tuzi all’epoca dirigeva la stazione di Arce, quindi su questa storia sapeva molte cose». Nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 11 aprile nei pressi della diga Enel lungo la sponda del fiume Liri, in località Campostefano.