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 2008  aprile 15 Martedì calendario

«Alitalia, senza garanzie rischio chiusura». Corriere della Sera 15 aprile 2008 Anche la Iata suona la campana per Alitalia

«Alitalia, senza garanzie rischio chiusura». Corriere della Sera 15 aprile 2008 Anche la Iata suona la campana per Alitalia. L’organizzazione internazionale delle compagnie aeree ha inviato, all’inizio della scorsa settimana, una lettera al vettore italiano, e per conoscenza ai ministri Tommaso Padoa-Schioppa (Economia) e Alessandro Bianchi (Trasporti) avvertendolo che, in caso di commissariamento, dovrà fornire «garanzie adeguate e sufficienti, a partire da quelle finanziarie». In caso contrario, ha spiegato ieri il direttore generale di Iata, Giovanni Bisignani, Alitalia «dovrà uscire dal sistema internazionale », grazie al quale vende il 90% dei biglietti nel mondo, «e quindi chiudere». Si tratta di un avviso perché la Iata non può di per se stessa produrre il commissariamento o il fallimento di Alitalia. Per questo la lettera suona più come un incoraggiamento, rivolto a Alitalia, affinché si metta nelle condizioni di non fallire, magari accettando l’ingresso in Air France-Klm. Del resto lo stesso Bisignani, che ieri ha parlato di Alitalia con il commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot, aveva già dichiarato, in passato, di ritenere questa «una buona soluzione ». Ma sull’ipotesi francese da ieri pende il risultato elettorale favorevole al Pdl. «Sulla compagnia - ha dichiarato ieri Maurizio Lupi, responsabile «azzurro » delle Infrastrutture - decideremo nei prossimi giorni. Comunque riteniamo che la partita con Air France sia non accettabile». Linea dura, dunque. Una posizione che Air France-Klm si preparerebbe a affrontare offrendo aperture sulla governance. Se il problema di Berlusconi, si ragiona, è conservare l’italianità della compagnia è possibile fare delle concessioni: un consigliere in più nel cda della holding o regole diverse di voto, meno sfavorevoli agli italiani. Quanto all’eventuale richiesta di ingresso di partner nostrani, i francesi non sarebbero contrari, a patto che il 51% di Alitalia resti nelle loro mani e che il socio non sia un’altra compagnia aerea. Air France-Klm potrebbe però essere chiamata a ulteriori sforzi, in particolare su Malpensa. Il buon risultato della Lega al Nord, in Lombardia e a Milano rendono ineludibile il problema dello scalo. «Adesso Malpensa ritorna in gioco», avverte il leader della Lega, Umberto Bossi. «La causa della Sea (società che gestisce gli aeroporti milanesi, ndr) è un atto dovuto » ha ribadito il sindaco di Milano, Letizia Moratti, auspicando «una vera liberalizzazione che ci consenta di sostituire Alitalia con altri vettori». Un riferimento alla questione dei diritti di traffico internazionali, ancora da risolvere. Ancora per oggi però la partita resta nelle mani del governo uscente. Ieri il sottosegretario Enrico Letta, che ha tentato un riavvicinamento ai francesi, ha visto il presidente di Alitalia, Aristide Police, che oggi incontrerà i sindacati. In mattinata Police saluterà Papa Benedetto XVI, in partenza alle 12 per Washington, con un volo Alitalia. A confronto Il presidente di Alitalia Aristide Police; Giovanni Bisignani, direttore generale di Iata; Vito Riggio, presidente Enac; il presidente di Air France-Klm Jean-Cyril Spinetta Antonella Baccaro