varie, 15 aprile 2008
FERRANDI Mario
FERRANDI Mario Milano 12 dicembre 1955. Ex terrorista di Prima Linea. Il capo del gruppo diventato famoso perché, P 38 in mano, sparava ad altezza d’uomo in via De Amicis, quando venne ammazzato l’agente di polizia Antonino Custra (Milano 14 maggio 1977, vedi GRECCHI Walter). Adesso collauda motori nell’officina «di un compagno»: «Ho passato anni tostissimi e per mantenermi facevo anche l’imbianchino [...] Molti di noi sono interdetti dai pubblici uffici, e questa cosa, che sembra una banalità, comporta un sacco di limitazioni concrete. Mi è capitato di fare delle collaborazioni, ma poi, quando mi è stata proposta l’assunzione, quando cioè ci vogliono i certificati, ho dovuto svignarmela, o mi hanno mandato via i datori di lavoro. Tutti, senza eccezioni [...] Per anni ho tenuto numerosi corsi su come usare il computer. I più recenti erano dedicati ai dipendenti delle case farmaceutiche, i manager avevano bisogno di modificare i software dei computer e così, una volta, mi hanno mandato in trasferta a Taormina. Ma sono arrivati i carabinieri e ho perso il mio miglior lavoro, 150 euro al giorno. L’unica cosa che a noi ex è possibile fare legittimamente è aprire una partita Iva. E stare in ogni caso attenti [...] un altro dei miei vecchi amici fa l’aiuto capo cantiere. Una volta guidava il furgone, a bordo c’erano i colleghi, una pattuglia li ha controllati... Ha fatto finta di non avere i documenti, se lo avessero controllato al terminale sarebbe venuto fuori il suo curriculum, al cantiere l’avrebbero saputo e, una volta che la voce è in giro, le agenzie di lavoro interinale non ti chiamano più” [...]» (Piero Colaprico, ”la Repubblica” 15/4/2008).