La Stampa 13 aprile 2008, 13 aprile 2008
I teppistelli? Li assordiamo. La Stampa 13 aprile 2008 Per le tranquille famigliole dei sobborghi di tutte le città del Nord Europa è una manna dal cielo
I teppistelli? Li assordiamo. La Stampa 13 aprile 2008 Per le tranquille famigliole dei sobborghi di tutte le città del Nord Europa è una manna dal cielo. Per i poteri pubblici, statali o comunali un dilemma di non facile soluzione. Il Mosquito - dispositivo a ultrasuoni che colpisce solo le orecchie dei giovani sotto i 25 anni (grosso modo) con un rumore assordante e insopportabile non udibile dagli adulti - è in grado di far dileguare i capannelli di ragazzacci insonni e schiamazzanti molto meglio di una secchiata di acqua gelida e molto più velocemente di una chiamata ai vigili urbani. Ma che fine fanno i diritti umani? In fondo il dispositivo è tecnologicamente discriminatorio e rischia «di demonizzare un’intera categoria, gli adolescenti, di colpire anche gli innocenti, è un attentato ai diritti fondamentali», come ha denunciato il commissario per l’Infanzia del Regno Unito Al Aynsley-Green. Proprio la Gran Bretagna è il Paese dove il Mosquito - inventato da un ingegnere che voleva metter fine alle molestie alla figlia da parte di un gruppo di giovinastri - si è più rapidamente diffuso. Secondo la Compound Security Systems, l’azienda gallese che l’ha lanciato da meno di un anno, ce ne sono circa cinquemila funzionanti nel mondo, 3500 Oltremanica. Gli aggeggi costano 495 sterline cadauno, circa 620 euro, e sono stati installati soprattutto vicino a negozi, sui treni, in piazze pubbliche dai Comuni e dalla polizia, ma anche da privati davanti alle case esposte alle notti brave a base di alcol e musica a palla. La polemica è scoppiata lo scorso febbraio, con numerose associazioni giovanili che hanno protestato e scritto lettere di denuncia a giornali e al governo. Il ministro dell’Interno, Jacqui Smith, ha però difeso i dispositivi, in nome della lotta ai comportamenti «anti-sociali»: «Noi sosterremo tutti quelli che rispettano la legge, ma non le bande di vandali che mettono a soqquadro le città», ha ribattuto. Anche il ministro olandese per la Famiglia e i giovani, André Rouvoet, ha dovuto difendere l’iniziativa. Nei Paesi Bassi sono stati installati oltre 300 Mosquito (al prezzo di 900 euro l’uno). Le città di Rotterdam, Nimega e Utrecht affermano che in questo modo è già diminuita la delinquenza. Nel quartiere «difficile» di Kanaaleiland, a Utrecht, con una forte minoranza di origine marocchina, ne sono stati installati addirittura tredici, tra mille polemiche. E sembra che gli ultrasuoni (con frequenze superiori agli 8000 hertz, quelle che l’orecchio di una persona adulta non riesce più a percepire) abbiamo ridotto drasticamente le incursioni di teppisti nel quartiere. Alcuni parlamentari hanno presentato un’interpellanza al ministro: questa pratica potrebbe essere contraria ai diritti costituzionali sul rispetto della privacy e sull’integrità fisica. Il ministro ha presentato a sua volta un rapporto su vantaggi e inconvenienti del sistema, in particolare riguardo alla salute. Nel vicino Belgio tiene invece banco il caso di Aywaille, piccolo paese della Vallonia, dove una banca ha installato un Mosquito, ma poi ha dovuto rimuoverlo su ordine delle autorità municipali. I genitori di alcuni adolescenti hanno denunciato che i loro figli soffrivano di frequenti emicranie, forse legate all’apparecchio. Il ministro francofono per i Giovani, Marc Tarabella, ha chiesto un parere alla Commissione europea, in base alla procedura «Ratex», che permette di interdire un prodotto se la sua sicurezza è in dubbio. Ma la Commissione ha fatto sapere che non intendeva intervenire. Il ministro federale belga ha stimato invece che questi apparecchi non sono «una soluzione corretta». L’associazione Territori della memoria, che lotta contro l’esclusione, ha lanciato una petizione contro il Mosquito e ha raccolto 10 mila firme. In Francia il mercato balbetta appena. Secondo l’azienda produttrice, nell’Esagono finora sono stati venduti solo una quarantina di apparecchi (costo: 905 euro l’uno). I maggiori acquirenti sarebbero i proprietari di villette a schiera molestati da gruppi di adolescenti. «Da quando c’è il dibattito sui nostri prodotti, ne vendiamo di più», dicono all’ufficio stampa dell’azienda. Il governo francese ha criticato il dispositivo. Roselyne Bachelot, ministro della Salute, ha detto di sperare «che venga semplicemente proibito, in qualsiasi forma giuridica». Anche il ministero della Casa ha condannato l’uso di questo tipo di materiale elettronico: «Stiamo cercando di recensire tutti gli acquirenti - dice una fonte vicina al ministro Christine Boutin - per misurare l’ampiezza del fenomeno, ma il censimento non è così semplice». Ma per ora non si parla di una regolamentazione precisa. Copyright Le Monde