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 2008  aprile 13 Domenica calendario

MILANO

Altro che not in my backyard (non nel mio giardino). L’ossessione di certo Aldo Brachetti Peretti non ce l’ha. E non a parole. Per dare il buon esempio, in un paese dove l’energia scarseggia ma guai a parlare di nuove centrali, e men che meno di nucleare, il presidente dell’Api ha deciso di produrre energia proprio nel suo giardino. In questo caso una splendida tenuta di 200 ettari adagiata sulle colline marchigiane, tra Tolentino e Pollenza, dove Brachetti Peretti sta installando una centrale fotovoltaica da 10 Megawatt. Certo, con tutto quel terreno a disposizione un piccolo «sacrificio » da 25 ettari, che saranno riservati alla nuova centrale, si può anche fare. Però non c’è dubbio che tra vigne, olivi e betulle, una distesa di celle solari non passa inosservata. Ed è difficile sostenere che ci stiano bene, lì, in mezzo ai campi.
In effetti Brachetti Peretti ammette che per realizzare il progetto ha dovuto «rivoluzionare la proprietà: abbiamo individuato tre luoghi in cui installare i pannelli, che saranno fissi e mobili per seguire il sole. Una vecchia casa colonica sarà trasformata in uffici». Un cambiamento che secondo il proprietario non deturperà la tenuta. Almeno dal suo punto di vista. D’altra parte l’energia non è solo il pallino del presidente dell’Api, ma anche il business di famiglia, insieme al petrolio e al vino, ultima scoperta di Brachetti Peretti. Il quale, dopo aver lasciato l’anno scorso la guida operativa del gruppo ai due figli, Ferdinando e Ugo, il primo nominato ad della società e presidente di Api Nova Energia, l’altro presidente di Api-Ip e di Api Raffinerie, ha iniziato a dedicarsi alla cantina di Pollenza, dove insieme all’enologo Giacomo Tachis ha messo in piedi una produzione di rossi.
«Un po’ per le insistenze delle autorità locali affinché facessimo qualcosa nell’energia, un po’ perché in effetti mi sono reso conto che la cantina consuma tanto, ho pensato di dare il buon esempio». La centrale solare servirà innanzitutto a rifornire la tenuta Brachetti Peretti e l’azienda vinicola, il resto sarà ceduto a 15 mila famiglie, tra Tolentino e Pollenza. «Nel 2008 sarà terminata la prima fase con 4 Mw installati – spiega Brachetti Peretti ”, nel 2009 sarà completata la centrale». Il progetto è stato studiato dall’ Api Energia, coinvolta nell’iniziativa che richiederà poco meno di 50 milioni di investimento. «I comuni di Tolentino e Pollenza sono entusiasti del progetto che è perfettamente in linea con il piano energetico regionale delle Marche - spiega il patron dell’Api - . Credo che sia anche un segnale importante nei confronti di quanti aspettano fondi e contributi per far partire il piano energetico».
«Le Marche è la regione italiana più deficitaria in termini di energia », spiega Ferdinando Brachetti Peretti, primogenito del patron dell’ Api e presidente di Api Nova Energia, partner dell’iniziativa a Tolentino, e tra i maggiori operatori del mercato italiano. Insieme alla spagnola Iberdrola, Api sta realizzando campi eolici per una capacità di 350 Mw. Tre campi su 7 sono quasi pronti e produrranno 200 Mw. A Crotone e Stromboli sono state realizzate due centrali a biomasse e a breve sui tetti degli immobili Api-Ip e sulle pensiline dei distributori spunteranno dei pannelli solari. Complessivamente, spiega Ferdinando Brachetti Peretti «investiremo 2 miliardi di euro entro il 2012». Una parte importante finirà nelle Marche, dove il gruppo Api è nato e dove ha la sua base operativa.
Federico De Rosa