Alessandro Oppes, la Repubblica 10/4/2008, pagina 39., 10 aprile 2008
Il professore olandese Jan Pieter Van Oudenhoven ha guidato una ricerca sulle parolacce nel mondo occidentale
Il professore olandese Jan Pieter Van Oudenhoven ha guidato una ricerca sulle parolacce nel mondo occidentale. Il risultato: una lista di dodicimila insulti divisi in sedici grandi gruppi, nella quale i ricercatori hanno individuato alcune tendenze. Per esempio le sconcezze legate alla virilità prevalgono nei paesi mediterranei (soprattutto Grecia e Spagna); il riferimento agli organi genitali è tipico di olandesi, francesi, italiani e britannici mentre è usato poco da polacchi e americani. L’insulto con termini riferiti all’atto sessuale è diffuso ovunque ma soprattutto in Croazia e Stati Uniti (meno di tutti in Francia e Olanda). Dappertutto si offende dando della prostituta, con tendenza accentuata in Olanda e Francia. Gli olandesi sembrano essere i più ossessionati dal tema del sesso, invece i tedeschi fanno costante ricorso a volgarità legate a escrementi, zona anale e animali (gli esperti spiegano questa predilezione con la preoccupazione germanica per la purezza e l’igiene). Nei paesi mediterranei (Italia, Spagna, Grecia e Francia) si offende soprattutto sottolineando la mancanza di educazione altrui. L’unico paese dove si parla a profusione di diavoli e Satana è la Norvegia. Dallo studio emergono caratteristiche legate alle donne: vengono offese di meno e usano soprattutto invettive legate all’intelligenza (i maschi sono ossessionati piuttosto dalle caratteristiche fisiche dell’avversario). Tendenze predominanti in Italia: volgarità legate a organi genitali e atti sessuali, con digressioni su escrementi e ano, minorazioni fisiche e mentali, e impotenza sessuale.