Corriere della Sera 8 aprile 2008, GIORGIO DE RIENZO, 8 aprile 2008
Il punto e virgola non è solo un’emoticon. Corriere della Sera 8 aprile 2008 Stefano Bartezzaghi su «la Repubblica» celebra, con ironia, un de profundis sul punto e virgola, nonostante la recente difesa di questo segno ibrido da parte dell’Accademia della Crusca che lo preserva almeno come «scelta stilistica personale»
Il punto e virgola non è solo un’emoticon. Corriere della Sera 8 aprile 2008 Stefano Bartezzaghi su «la Repubblica» celebra, con ironia, un de profundis sul punto e virgola, nonostante la recente difesa di questo segno ibrido da parte dell’Accademia della Crusca che lo preserva almeno come «scelta stilistica personale». Per Bartezzaghi invece oggi «il punto e virgola è usato per lo più per comporre l’emoticon che ammicca» nelle e-mail e negli sms. Non è questione che possa intrigare chi scrive oggi tutto a singhiozzi di frasi brevi con punti fermi (e virgole facoltative) che permettono di non perdersi nei labirinti pericolosi dei periodi con subordinate. Eppure una timida difesa va fatta. Prendete una pagina dei «Promessi sposi» e considerate come lo stile e il ritmo di scrittura di Alessandro Manzoni sia spesso giocato sulla punteggiatura. Cose vecchie, si dirà: ci invitano però a pensare come una scrittura possa prendere vitalità dall’alternarsi di pause e di improvvise accelerazioni. GIORGIO DE RIENZO