Corriere della Sera 9/4/2008, 9 aprile 2008
Un colpo di pistola alla gola, come fece dodici anni fa l’uomo che gli donò il cuore. Sonny Graham, 69 anni, si è ucciso nel cortile della sua casa di Vidalia, nel sud della Georgia, un appartamento dove viveva dal 2004 con la moglie, Cheryl Cottle, vedova del suo donatore
Un colpo di pistola alla gola, come fece dodici anni fa l’uomo che gli donò il cuore. Sonny Graham, 69 anni, si è ucciso nel cortile della sua casa di Vidalia, nel sud della Georgia, un appartamento dove viveva dal 2004 con la moglie, Cheryl Cottle, vedova del suo donatore. Per più di dodici anni Sonny ha vissuto con il cuore di Terry Cottle, morto suicida a 33 anni: nel 1995 – quand’era manager della Hargray Communications di Hilton Head (Sud Carolina) – fu sul punto di morire per una grave patologia cardiaca. Il trapianto lo salvò e lui, appena uscito dall’ospedale, fece di tutto per rintracciare la famiglia del donatore. Alla fine ci riuscì. Prima scrisse molte lettere, fece tante telefonate, poi l’incontro, nel 1997. Cheryl Cottle (oggi trentanovenne) era sola, con quattro bambini da tirare su. «L’ho vista ed è come se l’avessi conosciuta da sempre» ha raccontato poi lui mille volte agli amici, «mi ha come ipnotizzato, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso». I due si sono frequentati sempre più spesso, nel 2001 lui ha comprato per lei e per i suoi bambini la casa di Vidalia e tre anni più tardi, quando è andato in pensione (era stato anche direttore dell’Heritage Golf Tournament di Sea Pine dal ’79 all’83) hanno deciso di sposarsi. «Una coppia molto unita e serena, come tante», dice ora chi li ha conosciuti. Lei con il suo lavoro come assistente sanitaria in un ospizio, lui con le sue giornate fra casa e figli. Non un litigio, nessun segno di depressione. Ma Sonny non si è mai sentito «come tanti». Nella sua vita da trapiantato ha sempre vissuto con l’ossessione non dichiarata della gratitudine verso il suo donatore. Sonny non aveva soltanto il cuore di Terry, era anche diventato il marito della donna che quello sconosciuto aveva tanto amato, era diventato il padre adottivo dei suoi bambini, si era come preso tutto di quell’uomo, a cominciare dalla vita perché quando Terry era in ospedale, ormai senza più possibilità di farcela, gli fu staccato il respiratore per eseguire in tempo il trapianto a Sonny. «Era una persona sulla quale potevi sempre contare», lo piange Bill Carson, suo amico da quarant’anni. «Lo ricorderemo per il suo inesauribile desiderio di aiutare gli altri». Bill dice che Cheryl non sa smettere di piangere, chiusa nel silenzio della sua casa, accanto ai suoi quattro figli e ai due che Sonny aveva avuto dalla sua prima moglie. Il destino sembra aver riscritto per lei la pagina di uno stesso copione: rimasta vedova per la seconda volta e, come la prima, per un suicidio, per un solo colpo di pistola alla gola. Insieme