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 2008  aprile 07 Lunedì calendario

Autostop vestita da sposa: artista sparita in Turchia. Corriere della Sera 7 aprile 2008 L’ultima volta che il suo cellulare ha dato il segnale di libero è stato venerdì pomeriggio

Autostop vestita da sposa: artista sparita in Turchia. Corriere della Sera 7 aprile 2008 L’ultima volta che il suo cellulare ha dato il segnale di libero è stato venerdì pomeriggio. Pippa Bacca non ha risposto. sparita non lontano da Istanbul, lunedì 31 marzo. I suoi familiari hanno allertato il ministero degli Esteri tre giorni fa. Fino a ieri da Roma non c’erano novità. Pippa Bacca è il nome d’arte di Giuseppina Pasqualino di Marineo, 33 anni, artista milanese e nipote di Piero Manzoni, il provocatore che nel 1960 presentò la performance «Consumazione dell’arte dinamica del pubblico divorare l’arte» (le opere erano uova sode) ed è passato alla storia per la «Merda d’artista ». Sua nipote si esprime in modo diverso, fa di tutto per non passare da «figlia d’arte», e di certo non è più convenzionale di quel parente tanto illustre. Con Silvia Moro, un’altra giovane artista, viaggiava in autostop, vestita da sposa, attraverso le frontiere dei Balcani e del Medio Oriente. Erano partite da Milano l’8 marzo, dirette in Israele e Palestina. Si sono separate a Istanbul dandosi appuntamento sabato a Beirut. Silvia voleva battere paesini e piccoli centri, a caccia di ricamatrici che lasciassero sul suo abito bianco un segno della loro arte. «Pippa invece – dice Rosalia, la più grande delle sue quattro sorelle – era alla ricerca di ostetriche alle quali lavare i piedi. Un gesto simbolico». Il loro itinerario, spiega il blog bridesontour.fotoup. net, dedicato al progetto «spose in viaggio», doveva essere un «inusuale gesto di pace», «il sogno di percorrere in autostop Paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre del tutto sedate». Chiedendo passaggi, perché «è una scelta di fiducia negli altri. E l’uomo, come un piccolo dio, premia chi ha fede in lui». Pippa viaggiava così ogni volta che poteva. «Due anni fa – ricorda la madre, Elena Manzoni – ha vinto una caccia al tesoro in autostop a San Pietroburgo, dov’era arrivata grazie ai passaggi». Con lo stesso sistema ha girato Europa e America. «La Turchia – dicono in famiglia – non la preoccupava». Per il suo progetto aveva chiesto ai datori di lavoro (ha un impiego part-time) di potersi mettere in ferie fino al termine di aprile. Il viaggio, organizzato a lungo, era scandito da appuntamenti e performance con artisti e artigiani, musei e fondazioni, associazioni culturali e pacifiste. La scelta degli abiti, creati da Byblos, la spiegava così: «La sposa è il bianco, la luce, il femminino, generatrice di vita, di pace». Lungo la strada i vestiti sarebbero diventati opere d’arte da esporre assieme a foto e filmati. Da lunedì è diventato impossibile comunicare con Pippa. L’ultimo sms mandato al fidanzato, che otto giorni fa le aveva fatto visita in Turchia e riceveva notizie ogni sera, è delle 10.45 del mattino. Lei aveva difficoltà a trovare qualcuno che la raccogliesse. Poi basta, fine delle comunicazioni. Un camionista, amico di chi le ha dato ospitalità sul Bosforo, ha raccontato che l’ultimo a vederla è stato un altro autotrasportatore. Sempre lunedì, intorno alle 11, l’ha notata a Gebze, a sud di Istanbul. Voleva pagarle il bus, lei ha rifiutato. Anche l’ultima operazione fatta con la carta di credito è di quelle ore: Pippa ha comprato su Internet biglietti aerei per il ritorno. Le autorità diplomatiche italiane in Turchia e Siria sono allertate. Da Damasco dicono che la ragazza non è entrata nel Paese. Negli ospedali non c’è. Del caso, per ora, si occupa l’ufficio della Farnesina dedicato agli italiani in viaggio nel mondo. Il prossimo passo sarebbe l’Unità di crisi. Mario Porqueddu www.repubblica.it ISTANBUL - Violentata e uccisa. Giuseppina Pasqualino, 33 anni, l’artista milanese nota come Pippa Bacca scomparsa la scorsa settimana mentre sull’autostrada di Istanbul faceva autostop vestita da sposa per una sua performance, è stata ritrovata. Morta, nuda, in un fosso, fra le cittadine di Kocaeli e Gebze, poco dopo la grande metropoli sul Bosforo. Arrestato anche il suo assassino, Murat Karatash, 38 anni, disoccupato, divorziato con due figli. L’uomo ha confessato l’omicidio dopo aver portato agenti e magistrati sul luogo dove aveva lasciato il corpo. Si tratta di un giovane che aveva dato alla donna un passaggio alla periferia di Istanbul. Un benzinaio l’aveva notato aprire la portiera della sua jeep alla donna in abito da sposa. Ne aveva parlato alla polizia che ha controllato i video registrati dalle telecamere installate nella zona. Su un filmato, era rimasto impresso il volto dell’assassino in compagnia della donna. Risalire all’identità dello sconosciuto non è stato difficile: il nome e l’indirizzo dell’uomo era schedato da tempo negli archivi dei pregiudicati. Bloccato dagli agenti, l’uomo ha ammesso di aver bruciato i documenti della vittima e di aver sepolto l’artista nei pressi del villaggio di Tavsanli, vicino a Gebze. Nella sua jeep c’era ancora la macchina fotografica della giovane donna. La notizia del ritrovamento del cadavere è stata data ieri notte dalle forze dell’ordine turche. L’autopsia ha chiarito che Giuseppina Pasqualino è stata strangolata. Ad Istanbul è toccato alla sorella e al fidanzato dell’artista che da giorni erano in Turchia per seguire le indagini, riconoscere la salma. Il feretro di Pippa Bacca rientrerà in Italia lunedì. Elena Manzoni, madre della vittima e sorella di Piero, l’autore della "merda d’artista", pensa di organizzare una mostra con il vestito da sposa che la figlia indossava in Turchia quando è scomparsa. "Mia figlia stava sistemando un seminterrato a Milano per realizzare i suoi progetti artistici. Adesso pensiamo di concludere noi i lavori: lì potremmo anche tenere la mostra, com’era previsto all’inizio, con il vestito da sposa di mia figlia al centro del progetto". L’artista milanese era in viaggio verso Israele in autostop con un’amica: i vestiti bianchi da sposa sgualciti da migliaia di chilometri, oltre alle foto realizzate dalle due artiste, avrebbero dovuto rappresentare il prodotto finale del loro viaggio-performance nelle zone non pacificate del Mediterraneo. Simpatica, estroversa, allegra e spontanea, Pippa Bacca aveva già compiuto numerose esperienze, da sola in Europa e in Centro America, in autostop. L’idea dell’ultima performance era nata dall’incontro con Silvia Moro. Le due donne sono partite insieme, l’8 marzo scorso, da Milano. I primi chilometri li hanno fatti sulle vecchie Vespe dei fidanzati, poi sulle autostrade italiane, slovene e croate chiedendo un passaggio, esibendo i loro vestiti bianchi e il cartello di cartone che indica a pennarello la località che si prefiggevano di raggiungere. Così Pippa e Silvia si sono fotografate apparentemente felici sulla strada per Zagabria, come comparivano infatti sulla home page del sito dedicato al progetto. LE IMMAGINI "Il nostro sogno - raccontava Pippa - è di percorrere in autostop quei paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre completamente sedate, un viaggio un po’ ardito, lo so, quello di due bellissime spose vestite per un matrimonio. Un matrimonio che forse è già avvenuto e che forse non avverrà, o che forse è rappresentato dal viaggio stesso". Le notizie si erano fermate al 31 marzo. La famiglia aveva subito denunciato la sua scomparsa, e nei giorni scorsi la sorella Antonietta e il fidanzato Giovanni Chiari erano partiti per Ankara, dove avevano trovato il sostegno delle autorità diplomatiche italiane e degli inquirenti turchi. In breve, si è formata una rete, anche attraverso le radio, le tv, i giornali, per trovare Giuseppina. La sua compagna, rintracciata ad Ankara, non era riuscita però ad essere utile per le indagini: da quando si erano separate, non aveva più notizie di Giuseppina. Avrebbero dovuto ritrovarsi in Libano. A Milano, la denuncia per la sua scomparsa era arrivata sul tavolo del pubblico ministero Ilda Boccassini. Per la donna amici e parenti avevano appena lanciato una campagna per appendere lenzuola e striscioni ai balconi, con la scritta "Salvate Pippa Bacca". (12 aprile 2008)