varie, 7 aprile 2008
INSABATO
INSABATO Andrea Roma 14 maggio 1959. Ex militante del gruppo neofascista Terza Posizione, il 22 dicembre del 2000 saltò in aria assieme a una bomba sul pianerottolo del manifesto (miccia troppo corta). «[...] Attentato di cui fu giudicato unico colpevole, malgrado il suo proclamarsi innocente. Oltreché unica vittima. Insabato è ora pieno di riconoscenza e di stima per gli antichi nemici politici. Quelli che, malgrado lo ritenessero il proprio attentatore, lo soccorsero quel giorno, salvandogli la vita. E, quando era in carcere, sollecitarono un alleggerimento della sua pena, scontata fino al giorno dell’indultino. [...] Insabato insiste. Lui non c’entra. ”Quel giorno ero andato per chiedere che si facesse una manifestazione in favore dei bambini palestinesi che venivano uccisi dai carrarmati israeliani. I miei ex-camerati non volevano saperne. Andai da loro. Sulle scale vidi il fumo. Pensai a un incendio. Mi avvicinai. E mi ritrovai in un lago di sangue. Senza poter alzarmi, né capire. Loro sono usciti, mi hanno stretto la gamba con una cinta. Gli devo la vita. Fu un atto di grande civiltà. Come quando, in prima pagina, chiesero di liberarmi. [...]”» (Virginia Piccolillo, ”Corriere della Sera” 25/11/2006).