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 2008  aprile 02 Mercoledì calendario

La principessa che fa la differenza. ItaliaOggi, mercoledì 2 aprile Oggi Alessandra Borghese ha un appuntamento cui per niente al mondo potrebbe mancare

La principessa che fa la differenza. ItaliaOggi, mercoledì 2 aprile Oggi Alessandra Borghese ha un appuntamento cui per niente al mondo potrebbe mancare. l’anniversario della morte di papa Giovanni Paolo II e sarà in san Pietro per partecipare «in forma privata» alla messa in suo suffragio. «Quella sera io mi trovavo in piazza San Pietro e stavo recitando il rosario con degli amici», racconta, «il papa era in agonia. C’era un silenzio incredibile. Si respirava molta commozione e a un certo punto ricordo che tutte le finestre dell’appartamento pontificio si sono accese. Divenne chiaro che qualcosa di eccezionale doveva essere accaduto. Pochi minuti dopo arrivò in piazza monsignor Sandri per dire che il santo padre si era spento serenamente. Erano da poco passate le 9 di sera. Ricordo che in un primo momento ho provato un immenso dolore quasi fisico, come quando si perde il papà o la mamma, ma subito questo dolore si è trasformato nella certezza che avevo un santo in più, un amico, da pregare in cielo». La principessa romana candidata al senato nell’Udc di Pier Ferdinando Casini è proprio così. Ci crede fino in fondo e quando parla si esprime con toni evangelici. Ora si augura di vedere papa Benedetto XVI (di cui naturalmente è amica) canonizzare il suo predecessore. Ma intanto è proprio lei a essere chiamata a compiere un miracolo: fare la differenza per l’Udc nel Lazio per essere eletta senatrice con almeno l’8% dei voti. Ce la farà? «Io sono conosciuta alla maggior parte delle persone come una donna che ha ritrovato la fede», ha spiegato a Italia Oggi, «un fatto splendido nella mia vita, ma è chiaro che, se diventerò senatrice, non voglio portare la mia fede in parlamento, ma fare una politica all’altezza della mia fede». Niente di trascendentale. Più avanti spiega che significa solo voler mettere al centro delle «esigenze reali» e «far da guardia a dei valori non negoziabili». Il perché abbia scelto proprio l’Udc è una questione logica: «è l’unico partito che si rifà alla dottrina sociale della Chiesa non come fatto astratto». Il suo impegno sarà circoscritto: «Non posso parlare di macroeconomia, ma ho una piccola missione. Vorrei che la famiglia diventasse un soggetto fiscale così come chiesto dal Forum delle famiglie (con 7 mila euro di deduzioni a figlio)». Con un occhio anche per le persone anziane. «Io penso a mia mamma», dice convinta, «è una nonna super, forse più brava con i nipoti di quando faceva la mamma a noi. Senza di lei le mie sorelle impazzirebbero. Il papa è arrivato a dire che i congedi parentali dovrebbero essere dati ai nonni e agli zii. Mi sembra una considerazione di grande buon senso». Il suo essere donna non è riconducibile alle quote rosa («le donne si meritano di più») con politiche vere. «Non come è avvenuto per la mia assistente, che dopo sei mesi di assenza per maternità, al ritorno non ha trovato più il lavoro». Casini l’ha pescata a Novara, dove si trovava per presentare il suo libro dedicato a Lourdes, «e mentre stavo per andare al San Raffaele da don Verzè a fare un’altra presentazione con Michele Brambilla». Lo conosceva a malapena: «Buon giorno e buona sera, come con Silvio Berlusconi, per esempio. Walter Veltroni, invece, lo conoscevo un po’ di più perché aveva presentato un mio libro. Mentre conosco meglio Francesco Rutelli per via della moglie Barbara». A Roma ci fu l’incontro vero e proprio con Casini, che le dice di aver assunto una sfida e di non poterle offrire nulla di certo. «Prova a fare questa differenza per raggiungere l’8% ed eleggere un senatore in più», le ha detto alla fine. «Ho riflettuto per nove giorni», dice ora, «mi sono consultata con la mia famiglia, con gli amici più cari e ho fatto anche un ritiro spirituale». Alla fine Alessandra si è detta: «se ti avessero offerto una poltrona, non lo avresti potuto giustificare a te stessa. Invece ti hanno offerto una sfida e credo che sia la naturale prosecuzione del tuo percorso». La sua più grande fan adesso è sua madre, che su altri fronti spesso l’ha scoraggiata. «Su questa scelta, invece... devo dire che a lei è sempre piaciuto Casini. sempre stata una donna moderata e crede che il centro sia fondamentale». Se sarà senatrice farà come Paola Binetti: «La stimo. Ma il problema è che Paola ora è alla camera. stata umiliata e mandata alla camera e quindi non potrà più fare quella netta differenza che ha fatto. Magari la farò io». Franco Adriano