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 2008  aprile 02 Mercoledì calendario

Amadeus, peggio di lui solo Canino. Libero, mercoledì 2 aprile Più che "Canta e vinci", Amadeus domenica scorsa ha condotto "Lo show dei record"

Amadeus, peggio di lui solo Canino. Libero, mercoledì 2 aprile Più che "Canta e vinci", Amadeus domenica scorsa ha condotto "Lo show dei record". Suo malgrado. Perché il Guinness in questione non rende affatto merito alla professionalità del presentatore Mediaset. Anzi. Rischia di assestare l’ennesimo, duro colpo alla sua carriera. Mettendo in discussione la sopravvivenza stessa del programma canoro. Ad affliggere Amadeus sono, ancora una volta, gli ascolti. Drammaticamente in caduta libera. Con la puntata di domenica scorsa, infatti, il conduttore Mediaset è entrato nella storia della televisione italiana per aver raggiunto lo share più basso mai ottenuto da una televisione generalista, in fascia prime time. Per la precisione, la media di "Canta e vinci" è stata del 5.98%. Tradotta in teste: 1.52milioni di spettatori. Certo, la controprogrammazione degli altri canali è stata sicuramente agguerrita: Canale 5 schierava il telefilm culto "House" (la puntata inedita "Brutto" ha conquistato 6.059 milioni di spettatori, per uno share del 23.27%); su Raiuno debuttava la seconda serie di "Capri" (5.655milioni, share del 23.58%) mentre su Raidue il talent show "X Factor" faceva proseliti (2.079milioni, 10.62% di share). Era una serata decisamente difficile. Ma una media sotto il 6% in prime time, abbinata a un risicato bacino di 1.5milioni di spettatori, non si era (quasi) mai vista. Giusto Fabio Canino, con i suoi aspiranti politici in "Votantonio" aveva raggiunto nel 2007, all’esordio, 4.96% di share e 1.174milioni. Ed è stato chiuso il mattino seguente. Nel caso di Amadeus parliamo invece della terza puntata. L’emorragia d’ascolti in seno ad Auditel è quindi allarmante, oltre che un chiaro segnale di disaffezione da parte dei telespettatori, forse confusi dal mix a base di canto&quiz. E dire che il pilota di "Canta e vinci", proposto nel 2007 sotto Natale, non era andato male: era piaciuto a 2.8milioni di spettatori, per una media del 12.90%. Era lecito quindi pensare che il format avrebbe retto la sfida della prima serata. A suo favore deponeva anche il successo americano di "Don’t forget the lyrics!", di cui "Canta e Vinci" è un adattamento. Invece, niente. Forse, a questo punto, il buon riscontro della puntata - test era da imputare solo ai buoni sentimenti natalizi che ispiravano gli italiani. Perché ora, passate le festività e il loro carico di misericordia, "Canta e vinci" ha debuttato con soli 2 milioni di spettatori. Poi il bacino di fan è calato ulteriormente alla seconda puntata, fino a tracollare nella terza. Di puntate, ne resterebbero altre otto. Ma il condizionale è d’obbligo perché una tale performance scoraggia anche il più ottimista dei direttori di rete. L’ipotesi di cancellazione, insomma, avanza. Ma quel che spiace è soprattutto constatare che la prima serata sia diventata un sogno proibito per Amadeus. Il quale aveva abbandonato la Rai proprio per non rimanere incatenato al preserale tv. Eppure, da quando è passato in Mediaset, Amadeus non solo non riesce a infrangere, con successo, il muro delle ore 21: persino in fascia access time arranca, scontando il confronto con Gerry Scotti. La maledizione dell’access time? Verrebbe quasi da pensare che è un problema di karma: tanto Amadeus disprezzò i quiz in access time, che "la sorte" gli si rivoltò contro. Negandogli il successo. Perché se in Rai Amadeus era un vero e proprio asso piglia tutto, alla guida dell’inespu gnabile "L’eredità", ora purtroppo non ne azzecca una. A settembre 2006 il suo "For mula segreta" non ha retto il confronto proprio con la ripudiata "L’eredità", ereditata da Carlo Conti. Partito con un discreto 18% di share, il game è tracollato al 14%. Poi, è stata la volta del game "1 contro 100". Durato dall’8 maggio al 16 settembre 2007, periodo estivo compreso, non è rientrato nella media di rete, fissata al 23%. Non a caso, le vacanze di Gerry Scotti sono state più corte e il suo "Chi vuol essere milionario" è stato spalmato su un arco temporale maggiore di quello concordato. E ora, infine, la scommessa persa. Spiace, perché Amadeus somiglia a un ragazzo d’altri tempi: bonaccione e alla mano, sinceramente appassionato al proprio lavoro. Resta solo da sperare che non tenga fede alla parola data: se "Canta e vinci" fosse andato male, si era ripromesso di mollare tutto. Francesca D’Angelo