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 2008  aprile 03 Giovedì calendario

Progetti non coordinati. Nòva del Sole-24 Ore, giovedì 3 aprile La copertura a banda larga italiana sfiorerà il 100% della popolazione tra due anni, se continueranno a progredire di questo passo le reti wireless, dalle quali derivano offerte analoghe all’Adsl

Progetti non coordinati. Nòva del Sole-24 Ore, giovedì 3 aprile La copertura a banda larga italiana sfiorerà il 100% della popolazione tra due anni, se continueranno a progredire di questo passo le reti wireless, dalle quali derivano offerte analoghe all’Adsl. Ormai in tutte le regioni c’è almeno un comune raggiunto da Hiperlan. I provider procedono senza sosta a mettere antenne: in certi casi sulla scorta di bandi provinciali, come a Firenze e Brescia; in altri con le proprie sole forze, come Aemcom, Eolo, Eutelia, Micso e WiFi Company, per citarne solo alcuni. Le regioni più coperte sono nel Nord: Piemonte (con i provider WiFi Company, Eolo, WiNext), Lombardia (Linkem, Eolo, Metrowireless, Aemcom, Eutelia), Veneto (Multilink, Eolo), Toscana (Eutelia, Multilink). Micso fa storia a sé, essendo forse il solo operatore ad avere copertura dal Nord al Sud, isole comprese. Nel Centrosud troviamo soprattutto Eutelia, Ariadsl; Ydea a Roma. Al Sud capita che alcuni operatori siano specializzati in una o due province soltanto. nel Nord che c’era più bisogno di banda larga wireless, per una combinazione di fattori: orografia sfavorevole all’Adsl, tanti piccoli comuni, popolazione e aziende interessate alla banda larga, tanti provider sul territorio. Mentre crescono le reti wireless, aumenta la copertura Adsl. Ma i piani dei provider e di Telecom avanzano ignorandosi a vicenda. Inevitabile quindi che in certe zone le due tecnologie si sovrapporranno. « molto probabile – conferma Davide Rota, amministratore delegato di Linkem ”. Non possiamo permetterci di coprire con Hiperlan oggi e WiMax domani solo quell’1,5% di popolazione che Telecom lascerà nel 2010 scoperta da Adsl. Sarebbe antieconomico». «Noi andiamo avanti con la nostra strategia di copertura a prescindere da quello che fanno i provider – confermano da Telecom ”. Ed è un bene che si crei concorrenza sulle infrastrutture». Già: uno dei motivi per cui il nostro ex monopolista ha ancora una quota di mercato record (63,6%; la media europea è 46,3%) è che c’è poca concorrenza nelle infrastrutture. L’Italia è il solo Paese, con la Grecia, a non avere una rete via cavo coassiale; l’unbundling si ferma al 50% della popolazione. Ben venga il wireless, quindi, per riequilibrare la situazione. La svolta sarà nel 2009, quando dovrebbero essere pronti i network nazionali WiMax di Linkem e di Ariadsl. improbabile che il WiMax possa competere con le Adsl da 20 Mbps (a causa dei limiti dello spazio radio). Rispetto all’Adsl ha però un vantaggio: «L’utente, con lo stesso abbonamento, potrà navigare anche fuori casa, in modo nomadico, con i nuovi computer portatili dotati di antenna WiMax integrata. E telefonare in Voip senza dover pagare il canone Telecom», dice Rota. (al. lo.)