Leonetta Bentivoglio, la Repubblica 2/4/2008, pagina 45, 2 aprile 2008
Marin Alsop: "Rompo il tabù alla Scala". la Repubblica, mercoledì 2 aprile Pari opportunità anche nella direzione d´orchestra? Per la prima volta nella storia aurea della Scala una donna, l´americana Marin Alsop, salirà sul podio che fu di Toscanini, De Sabata, Abbado e Muti
Marin Alsop: "Rompo il tabù alla Scala". la Repubblica, mercoledì 2 aprile Pari opportunità anche nella direzione d´orchestra? Per la prima volta nella storia aurea della Scala una donna, l´americana Marin Alsop, salirà sul podio che fu di Toscanini, De Sabata, Abbado e Muti. Una rivoluzione nell´ambito del mestiere musicale di tradizione più "maschilista" che ci sia (fantasie virili alimentano da sempre la professione, simbolo suggestivo di potere), anche se una donna sul podio non è una novità: un piccolo drappello (diciamo una sparuta minoranza) di direttori-donna sta prendendo forza nel mondo. Ma siccome "la Scala è la Scala", vederne una al Piermarini pare un´espugnazione. A Milano il 6, 7 e 9 aprile, con la Filarmonica scaligera, Marin Alsop (Maestro o Maestra? Come dovranno chiamarla gli orchestrali?) eseguirà la Suite da "Il mandarino meraviglioso" di Bela Bartok e la Sinfonia "Dal nuovo mondo" di Antonin Dvorak. «Dirigere alla Scala è un´esperienza very exciting, far parte del patrimonio di storia di questo teatro è un privilegio», esulta al telefono la signora da Baltimora, dov´è direttore musicale della Baltimore Symphony Orchestra (eletta nel 2007, e succeduta nell´incarico a Yuri Temirkanov). Già questa è una notizia, non essendo mai avvenuto prima, nella storia delle grandi orchestre americane, che il leader stabile di una formazione appartenesse al gentil sesso. Però proprio gentilissima Marin non dev´essere, visto che ha dovuto imporsi con determinazione ai musicisti della Baltimore Orchestra, il novanta per cento dei quali, secondo il "Washington Post", avevano contestato la sua nomina (in quanto donna?). «In effetti l´inizio non è stato tra i più semplici» confessa lei. «Fra podio e orchestra c´era un esame reciproco e continuo. Poi le cose si sono aggiustate con naturalezza. La Baltimore Symphony è un´orchestra meravigliosa e con un´eccellente tradizione, e ora sostiene molto la mia visione artistica. Stiamo incidendo un ciclo Dvorak, abbiamo in programma un ciclo Mahler, abbiamo appena suonato alla Carnegie Hall di New York e faremo un tour in Europa nel 2009». E sorvolando sulle resistenze contro cui ha dovuto battersi, afferma di non essersi mai sentita discriminata, «anche se mi chiedo spesso perché non c´è un maggior numero di donne nelle posizioni direttive che riguardano la musica in generale». Aggiunge, diplomatica, di aver sempre trovato «musicisti ricettivi e aperti. Tutti vogliono un direttore che metta al primo posto la musica e il compositore, e non importa se sul podio ci sia un uomo o una donna». Nata a New York nel 1956, figlia di una violoncellista e del primo violino della New York City Ballet Orchestra, la Alsop fu "travolta" da bambina dalla visione affascinante di Leonard Benstein, protagonista dei popolari "Young´s People Concerts" che i genitori la portavano ad ascoltare: «M´innamorai di lui a nove anni e decisi che quella sarebbe stata la mia vita. Mai, neanche per un attimo, mi sono posta il problema che non fosse un lavoro per le donne». Da ragazza, dopo aver vinto un premio per direttori a Tanglewood, approfondì la vocazione con il suo idolo Bernstein e studiò anche con Seiji Ozawa. Da lì prese il volo: ha diretto come "guest conductor" quattro splendide orchestre americane (New York, Philadelphia, Chicago, Los Angeles), ha lavorato molto in Inghilterra ("Principal Guest Conductor" della Bournemouth Symphony dal 2002), è stata la prima donna a registrare il ciclo completo delle sinfonie di Brahms, ha creato un festival di musica contemporanea in California, ha diretto prime assolute di opere come "Sophie´s Choice" (Washington, 2006). E´ energica, ben piantata e atletica (fa molto jogging e pratica il sollevamento pesi). Una combattente che ai vestiti glamour preferisce attività di promozione della musica, come la borsa di studio che ha istituito per direttrici, la Taki Concordia Conduction Fellowship, e il programma radiofonico "Marin on music", che conduce su Npr e Bbc, «per parlare di musica alla gente in modo semplice e diretto, per farla sentire vicina a questo mondo meraviglioso». Leonetta Bentivoglio