Paolo Rossi, la Repubblica 3/4/2008, pagina 64., 3 aprile 2008
Quel costume è come il doping ma alla fine lo useranno tutti. la Repubblica, giovedì 3 aprile Scusi Magnini: c´era anche lei a provare il costume Speedo nella mischia degli atleti Larus? «Il pacco è arrivato mentre stavo andando a casa»
Quel costume è come il doping ma alla fine lo useranno tutti. la Repubblica, giovedì 3 aprile Scusi Magnini: c´era anche lei a provare il costume Speedo nella mischia degli atleti Larus? «Il pacco è arrivato mentre stavo andando a casa». E si è fermato un altro po´... «La curiosità c´era, mi sono detto: perché no?». Soddisfi anche la nostra curiosità, allora. «Che impressione fa? Un grande galleggiamento. Ti tiene fuori dell´acqua gambe e busto». Quindi una rivoluzione. Oppure è innovazione? «E´ diverso. Bisogna vedere se è regolare». Ma lo hanno omologato, quindi è regolare. «Lo hanno omologato, ma secondo le regole un costume non deve favorire il galleggiamento dell´atleta». Si è sentito favorito? «Mi ha aiutato molto». Nient´altro? «Mi dicono anche che la tessitura deve essere unica, e ad occhio si vedono più applicazioni». Quindi lo ritiene irregolare. «Non lo so, se le regole sono state cambiate...». In generale che idea s´è fatto? «Che è un peccato. Si sono visti risultati incredibili». Parla del francese Bernard? «No, dico che ci sono atleti medi che hanno fatto progressi impensabili». E quindi? «Hanno imparato ad allenarsi da fenomeni?». Tiri lei le conclusioni. «Per me non c´è nessun fenomeno. Non c´è nessuno più forte di me». E´ il costume, dunque. «Abbiamo visto dei campionati falsati, parlo degli Europei. Attenzione: Bernard avrebbe vinto comunque, ma non con quel tempo». In un certo senso sembra sollevato. «Almeno ora so cosa devo fare». Indossare il costume Speedo? «No. Ho avuto la piena disponibilità dell´Arena per un costume all´altezza, alle Olimpiadi». Sicuro? «Si stanno già muovendo, sarà di pari livello. Nell´ambito delle regole, ovviamente». Ai Mondiali in vasca corta di Manchester, la prossima settimana, ci sarà una riunione della Fina: cosa accadrà? «Bella domanda. Lo ritireranno? Non credo. Non solo: penso che gareggeranno tutti con quel costume, e sarà un altro Mondiale in vasca corta falsato». Lei cosa propone? «Lo ripeto: il ritorno al costumino. Ma non è possibile, troppi interessi in giro. Il costumone muove soldi, dal punto di vista delle aziende». Ma moralmente come vede l´impiego della tecnologia? «Eravamo l´unico sport a non essere stato ancora toccato. Ora leggo che viene coinvolta anche la Nasa. E´ un peccato per il nuoto». Però a Pistorius viene negato l´uso della tecnologia. «Un amico disabile mi ha spiegato che la faccenda è complessa. Le sue protesi sono tarate sulle possibilità massime delle gambe sane. Ma non so, non voglio addentrarmi nella faccenda». E se usassimo la parola doping per questo costume? «Fa fare meno fatica: io la userei senza alcun dubbio». Paolo Rossi