Il Giornale 28 marzo 2008, Luca Fazzo, 28 marzo 2008
Storia di Ursu, romeno con tremila auto. Il Giornale 28 marzo 2008. L’uomo che possiede 2.870 macchine abitava qui, in questa stradina tranquilla dietro via Padova, e poteva essere fermato
Storia di Ursu, romeno con tremila auto. Il Giornale 28 marzo 2008. L’uomo che possiede 2.870 macchine abitava qui, in questa stradina tranquilla dietro via Padova, e poteva essere fermato. Insieme a lui si sarebbe magari fermata anche una delle 2.870 automobili: la Fiat Bravo che alle 18 della domenica di Pasqua, guidata da un rom ubriaco di ventidue anni, è piombata sulla 146 con due tranquilli coniugi torinesi ammazzando sul colpo la signora Maria Romano, 52 anni. successo tra Torino e Settimo. Ma la pista di quel che è successo porta a Milano. E racconta una storia che costringe a farsi qualche domanda. Il rom ubriaco che guida la Bravo si chiama Radu Bodganu ed è agli arresti. Ma la sua auto è intestata all’eroe della nostra storia: Micu Ursu, nato a Resita, in Romania, il 4 marzo 1987. Quando i carabinieri hanno interrogato la banca dati della Motorizzazione sono rimasti di sasso. La stampante non smetteva più di sputare fogli, sembrava fosse andata in tilt. Perché Ursu si è intestato, nel corso di questi anni, 2.870 autovetture. «Un fantasma», lo hanno definito le cronache dei giornali. Ma Ursu è tutt’altro che un fantasma. un uomo in carne e ossa, che ha potuto fare i suoi traffici indisturbato fino al giorno prima della tragedia. La stradina di periferia dove Ursu ha il suo quartier generale si chiama via Bassano del Grappa, ed è l’ultima traversa a sinistra di viale Padova prima della ferrovia. Al numero 28, una dignitosa palazzina di tre piani, Ursu si insedia un paio di anni fa. Ad aiutarlo a trovare casa è la Caritas, che lo presenta al proprietario di un bilocale invitandolo a fare un opera di bene verso il giovanotto. Ma appena ottenute le chiavi dell’alloggio, Ursu si scatena. Nel bilocale arriva una folta delegazione di compaesani: una decina tra uomini, donne e bambini. La pace condominiale va a farsi benedire. Una qualunque storia di convivenza difficile tra italiani e stranieri se non fosse per un dettaglio di cui i vicini di Ursu si accorgono in fretta: nel bilocale ha sede uno strano business. Nella casella della posta arrivano ogni giorno decine e decine di raccomandate. Tutte multe. Ursu ride e butta via tutto. Cosa succede? Succede che il 12 giugno 2006 Ursu è andato in camera di commercio è ha aperto una sua ditta individuale. Oggetto dell’attività: commercio ingrosso e dettaglio di autoveicoli, sede in via Bassano del Grappa. Nessuno si è chiesto come faccia un romeno di diciannove anni appena arrivato in Italia a lanciarsi così nel mondo degli affari. Sta di fatto che a Ursu e alla sua ditta iniziano a venire intestati montagne e montagne di auto. In via Bassano, di queste auto non si vede neanche l’ombra: perché la verità è che Ursu è semplicemente un prestanome in grande stile, che si fa pagare per intestare a se stesso auto utilizzate per traffici di ogni genere, dai furti organizzati, al traffico di rame, all’immigrazione clandestina. I condomini di via Bassano del Grappa vanno in commissariato e dai carabinieri, raccontano quello che accade sotto i loro occhi, ma non trovano nessuno che dia loro retta. «Andate da qualche giornale», è il consiglio che si sentono dare. Gli affari di Ursu proseguono indisturbati. Poi, sabato scorso, accade qualcosa che sconvolge gli equilibri della banda. Ursu e i suoi amici raccolgono in fretta e furia le loro cose, le caricano su un furgone e spariscono nel nulla. Il giorno dopo la Bravo guidata da Radu Bodganu salta sulla corsia opposta e uccide la povera signora Romano. Luca Fazzo