La repubblica 28 marzo 2008, Natalia Aspesi, 28 marzo 2008
IL MISTERO RICCO DELL´ARTE
La repubblica 28 marzo 2008.
L´arte è diventata anche in Italia l´industria più fiorente, un ottimo business, un mercato in ascesa. Basta che sia contemporanea e addobbi le mostre con titoli tanto misteriosi quanto impertinenti (nel senso di non pertinenti). Tipo: "Luoghi per eroi", "Insegna anche a me la libertà delle rondini", "Pregiudizio universale", "Silenzio di luce". Pare non ci sia precariato, né disoccupazione in quel mondo lì: si moltiplicano gli artisti, le gallerie, le mostre, i musei, le fiere, le aste, le fondazioni, i curatori, le riviste, i fotografi, i mercanti, i critici, gli editori, i ristoranti, i quartieri, gli alberghi e le banche che espongono, gli artigiani che trasformano l´idea nell´opera, nella montagna di stracci, nei pupazzetti di cera con il sesso che gli esce dalle orecchie. Vengono e vanno artisti italiani, cinesi, indiani, dell´est, africani, in grandi città e villaggi sperduti, e il pensiero è: ci saranno abbastanza acquirenti per mantenere questa folla, coi prezzi pazzeschi richiesti anche per un automobile accartocciata molto artistica? Dicono di sì, che gli straricchi nel mondo compresa l´Italia, sono tanti e non sanno più cosa comprare: e poi un orinatoio tipo Duchamp, però di giovane artista che lo ha costruito col pane, pare il massimo in un salone tipo Versailles, accanto ad autentici mobili Boulle.
Natalia Aspesi