La Repubblica 27 marzo 2008, MATTIA CHIUSANO, 27 marzo 2008
Team Italia, tutti gli assi per Pechino. La Repubblica 27 marzo 2008. Quattro anni in due giorni, o magari in dieci secondi
Team Italia, tutti gli assi per Pechino. La Repubblica 27 marzo 2008. Quattro anni in due giorni, o magari in dieci secondi. Uno spazio infinitesimale, in cui raccogliere i risultati di una preparazione estenuante. Qualcuno toppa, altri si esaltano, le incognite sono in agguato. Ma in questa fase, a 133 giorni dall´inizio dei Giochi di Pechino, i comitati olimpici hanno già le idee chiare, sanno su chi puntare, in cosa sperare, pregare. Le Olimpiadi virtuali si stanno già giocando, e al Coni i risultati strepitosi degli Europei di nuoto si mescolano con le Coppa del mondo di sciabola ad Algeri o di tiro a segno a Rio de Janeiro. Componendo un quadro in cui non si festeggiano solo le imprese di Federica Pellegrini, ma anche la qualificazione di Aldo Montano & C. a Pechino, o la vittoria del sorprendente Mauro Baradaracchi nella pistola 10 metri. Gestire un´Olimpiade da una specie di torre di controllo: già, ma se è già tutto chiaro adesso, cosa ci dobbiamo aspettare ad agosto? [Giochi rosa] Sarà un´Olimpiade donna, intanto: dei 218 qualificati finora (alla fine saranno un centinaio in più) ben 89 sono ragazze, più del 40 per cento. Mai successo. [Serbatoio scherma] Con loro si va sul sicuro. Passano gli anni, scompaiono le gare dal programma olimpico, ma gli schermidori sono sempre una certezza. Rispetto ad Atene (tre ori, sette medaglie) si sono già qualificati due atleti in più. Per una squadra di fioretto che scompare fino a Londra 2012, una che ritorna: gli uomini che vinsero l´oro saranno presenti solo a livello individuale, perdendo un fuoriclasse come Cassarà, ma sarà di nuovo in pedana, dopo la pausa di Atene, il Dream Team Vezzali-Trillini-Granbassi: in Cina dovrà ristabilire una supremazia un po´ appannata negli ultimi anni. Dalle donne, è ovvio, ci si aspettano grandi cose anche nel torneo individuale. Molto attesi Aldo Montano, tornato protagonista a dispetto del gossip, lo spadista Diego Confalonieri, oltre ai fiorettisti Andrea Baldini (n.1 del mondo) e Salvatore Sanzo. [Nuoto da hit-parade ] E gli americani, gli australiani, gli asiatici? Non è che ad Eindhoven ci siamo illusi, e ai Giochi suonerà un´altra musica? Il record del mondo della Pellegrini è la garanzia che il nuoto italiano non teme il confronto olimpico. Dunque, Federica temibile sui 200 ed i 400 stile libero, e in campo femminile una medaglia dei 400 misti è alla portata anche di Alessia Filippi. Poi gli uomini, che presentano una staffetta 4x200 sl di valore assoluto più due outsider: Luca Marin nei 400 misti del duello Phelps-Cseh, e Filippo Magnini. Il campione del mondo? Già, ma coi siluri che girano in piscina, da Bernard a Sullivan, la prudenza è d´obbligo. Sempre in piscina possiamo giocare una carta pesantissima: il Settebello della pallanuoto femminile. L´esordio olimpico del fondo potrebbe poi rivelare il talento di Valerio Cleri sui 10 chilometri. [Ginnastica ovunque] Il fiore all´occhiello non sono solo le medaglie di Vanessa Ferrari, ma anche la presenza al completo in tutte le discipline: artistica maschile e femminile, ritmica, trampolino. Ritirato Chechi, siamo sempre un paese di ginnasti, guidati dalla minuscola Vanessa che la prossima settimana agli Europei di Clermont Ferrand cercherà di dare un seguito ai successi mondiali e continentali, dopo la frenata (causa infortunio) di Stoccarda. Ad Atene non c´era: aveva solo tredici anni. In Cina se la vedrà con l´americana Johnson ed un nugolo di acrobate che mai nessuna azzurra ha saputo affrontare. Poi c´è la ritmica, già argento a squadre ad Atene: la novità è che la Russia non è più così lontana, complice l´assimilazione dell´ucraina Angelica Savrajuk (un fuscello da un metro e 73 per 48 chili). [Le Barbolini girls] Una Coppa del mondo travolgente in Giappone le proietta come favorite anche a Pechino: sono le ragazze del volley, allenate da Barbolini. La bellezza della Piccinini, la grinta di Tai Aguero: una squadra da ammirare. [La nuova atletica] Il trio magico di Atene, Baldini-Brugnetti-Gibilisco, ha perso consistenza tra squalifiche e risultati altalenanti. La nuova atletica si riconosce nella forza selvaggia di Andrew Howe ad Osaka, nei salti di Antonietta Di Martino e nella marcia di Alex Schwazer. Ma le strade di Pechino, già private di Gebrselassie, attendono comunque una grande maratona di Stefano Baldini. [Non solo Bettini] A proposito di strada: nel ciclismo schieriamo sia il campione del mondo degli uomini (Bettini) che delle donne (Marta Bastianelli, ventenne di Lariano). Tra l´oro di Atene 2004 e alternative del valore di Pozzato è impossibile non fare un pensierino anche a quel podio. [Dal ring al tatami ] Tanta Italia anche negli sport di lotta. Nel judo torna Pino Maddaloni, già campione a Sydney, ed è sempre in lizza il bronzo di Atene Lucia Morico. Ma la sorpresa sono stati gli ultimi Mondiali di boxe a Chicago, che hanno incoronato il massimo Clemente Russo (fidanzato, tra l´altro, con la sorella di Maddaloni). Sempre affidabile Roberto Cammarelle, sul podio nel 2004, mentre il papà-pugile napoletano Vincenzo Picardi può essere una scommessa interessante. [I cecchini] Capitolo interessante in ogni Olimpiade sono le medaglie (tante) portate dai tiratori, con frecce o proiettili. Se Marco Galiazzo, campione in carica, è un´incognita, Natalia Valeeva, un tempo moldava, oltre a due gemelli vanta una medaglia d´oro conquistata agli ultimi Mondiali di tiro con l´arco. L´ultimo astro del tiro a segno si chiama Mauro Badaracchi, che ha appena vinto una prova di Coppa in Brasile, così come il campione del mondo di double trap, Francesco D´Aniello è un poliziotto di Nettuno. [Acqua dolce] Solo un punticino ha separato due ragazze italiane, Giulia Conti e Giovanna Micol, dal titolo mondiale di vela, classe 470. Vogliono rifarsi a Qingdao, sede delle regate, trovando quella medaglia d´oro che il canottaggio e la canoa faticano ad pronosticare. Una medaglia nel mirino anche della solita, eterna Alessandra Sensini, che quest´anno ha già vinto il mondiale della nuova classe olimpica di windsurf, la Rx:S. Ma se per gli eredi degli Abbagnale un podio è alla portata con un paio di equipaggi, l´ultima sfida della grande Josefa Idem potrebbe concludersi su un kayak multiplo. Per concludere in bellezza, a quarantatre anni. MATTIA CHIUSANO