Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  marzo 29 Sabato calendario

Dopo 29 anni trascorsi ai massimi livelli di Bear Stearns l’ex presidente James Cayne ha ceduto 5,6 milioni di azioni a 10,68 dollari, mentre 46 mila azioni sono state vendute dalla moglie Patricia

Dopo 29 anni trascorsi ai massimi livelli di Bear Stearns l’ex presidente James Cayne ha ceduto 5,6 milioni di azioni a 10,68 dollari, mentre 46 mila azioni sono state vendute dalla moglie Patricia. In conseguenza di queste vendite il titolo di Bear Stearns ha perso ieri quasi il 5%. Cayne ha incassato 60,4 milioni di dollari, una cifra molto bassa se si considera che il 5 gennaio 2007 il suo pacchetto azionario valeva 900 milioni di dollari e a gennaio scorso 477 milioni. Si è consumata così l’ultima sconfitta dell’uomo che è stato a lungo il presidente-padrone e primo azionista dell’istituto, oltre ad uno dei manager più pagati di Wall Street (34 milioni nel 2006). Nei mesi scorsi Cayne, 74 anni, è stato al centro di pesanti critiche per aver gestito la crisi di Bear Stearns più dai campi da golf e dai tavoli da bridge che dietro la sua scrivania nella sede di Madison Avenue. Nel giugno scorso, quando scoppia la prima crisi, Cayne va in elicottero a giocare a golf a Deal, a luglio vola a Nashville per partecipare allo Spingold Ko, famoso torneo di bridge della durata di dieci giorni. E così via, in un crescendo di gare e di tornei. Lontano dalla crisi. James Cayne 74 anni, ex presidente di Bear Stearns, con la passione per il golf e per i tornei di bridge