Corriere della Sera 29/3/2008, 29 marzo 2008
Dopo 29 anni trascorsi ai massimi livelli di Bear Stearns l’ex presidente James Cayne ha ceduto 5,6 milioni di azioni a 10,68 dollari, mentre 46 mila azioni sono state vendute dalla moglie Patricia
Dopo 29 anni trascorsi ai massimi livelli di Bear Stearns l’ex presidente James Cayne ha ceduto 5,6 milioni di azioni a 10,68 dollari, mentre 46 mila azioni sono state vendute dalla moglie Patricia. In conseguenza di queste vendite il titolo di Bear Stearns ha perso ieri quasi il 5%. Cayne ha incassato 60,4 milioni di dollari, una cifra molto bassa se si considera che il 5 gennaio 2007 il suo pacchetto azionario valeva 900 milioni di dollari e a gennaio scorso 477 milioni. Si è consumata così l’ultima sconfitta dell’uomo che è stato a lungo il presidente-padrone e primo azionista dell’istituto, oltre ad uno dei manager più pagati di Wall Street (34 milioni nel 2006). Nei mesi scorsi Cayne, 74 anni, è stato al centro di pesanti critiche per aver gestito la crisi di Bear Stearns più dai campi da golf e dai tavoli da bridge che dietro la sua scrivania nella sede di Madison Avenue. Nel giugno scorso, quando scoppia la prima crisi, Cayne va in elicottero a giocare a golf a Deal, a luglio vola a Nashville per partecipare allo Spingold Ko, famoso torneo di bridge della durata di dieci giorni. E così via, in un crescendo di gare e di tornei. Lontano dalla crisi. James Cayne 74 anni, ex presidente di Bear Stearns, con la passione per il golf e per i tornei di bridge