Varie, 27 marzo 2008
Franco Basilio Arfani di anni 60. Divorziato e padre di due figli, pensionato dopo una vita da ottimo dipendente nell’azienda metalmeccanica Welko, residente con la vecchia madre a Nosadello di Pandino in provincia di Cremona, tre anni fa s’era innamorato come un ragazzino di una quarantacinquenne e da allora s’era trasferito nella casa di lei a Lodi
Franco Basilio Arfani di anni 60. Divorziato e padre di due figli, pensionato dopo una vita da ottimo dipendente nell’azienda metalmeccanica Welko, residente con la vecchia madre a Nosadello di Pandino in provincia di Cremona, tre anni fa s’era innamorato come un ragazzino di una quarantacinquenne e da allora s’era trasferito nella casa di lei a Lodi. Siccome la signora era piuttosto ricca lui, per non sfigurare, si svenò a suon di cene, regali e viaggi romantici, quando i soldi stavano per finire tentò invano d’arrotondare la pensione giocando ai videopoker, quindi prese ad accumulare debiti e prestiti finché il Credito Cooperativo di Dovera e Postino, dov’era cliente da dieci anni, gli chiuse il conto perennemente in rosso. Giovedì mattina, disperato, si presentò nella vecchia banca per chiedere l’ennesimo prestito che gli fu negato, allora uscì dalla filiale, ci tornò più tardi mostrando al cassiere una pistola e un biglietto con su scritto "rapina", quello gli consegnò 5 mila euro ma subito dopo chiamò i carabinieri che sorpresero il pensionato mentre s’apprestava a fuggire. Appena vide i militari, l’Arfani tornò dentro la banca e davanti al cassiere si sparò un colpo dritto alla tempia. Prima di mezzogiorno di giovedì 27 marzo nella filiale del Credito Cooperativo di Dovera e Postino a Nosadello di Pandino, provincia di Cremona.