la stampa 27/3/2008, 27 marzo 2008
Fu l’ex dittatore Saddam Hussein a pagare il viaggio di tre deputati democratici statunitensi in Iraq, nel 2002, nel tentativo diplomatico di evitare il conflitto
Fu l’ex dittatore Saddam Hussein a pagare il viaggio di tre deputati democratici statunitensi in Iraq, nel 2002, nel tentativo diplomatico di evitare il conflitto. Lo ha rivelato un’indagine dell’intelligence americana che ha condotto all’arresto di un cittadino americano nato in Iraq e accusato di spionaggio. Stando alle accuse degli agenti federali, Muthanna al-Hanooti, impiegato presso un’associazione caritatevole islamica a Detrioit, sarebbe stato pagato dai servizi segreti iracheni per organizzare il viaggio in Iraq dei tre politici, considerati favorevoli alla revoca dell’embargo economico del Paese. Con i soldi di Saddam Hussein sarebbero così stati pagati il volo, l’alloggiamento e le logistica per tutti e tre i deputati, per una spesa totale di 5,510 dollari. Al-Hanooti è stato rilasciato su una cauzione di cento mila dollari, e il suo passaporto è stato ritirato. Un portavoce del Dipartimento della Giustizia, Dean Boyd, ha precisato che nessuno dei tre democratici - Jim McDermott, David Bonior e Mike Thompson - è stato accusato di alcuna malefatta: «Non abbiamo alcuna informazione che suggerisca che i deputati fossero a conoscenza del coinvolgimento dei servizi segreti iracheni».