Corriere della sera 23 marzo 2008, Fabrizio Roncone, 23 marzo 2008
Lotito: la mia ricetta? La stessa della Lazio. Corriere della sera 23 marzo 2008. Presidente Claudio Lotito: e così, dopo la Lazio, ora sarebbe pronto a risanare anche l’Alitalia
Lotito: la mia ricetta? La stessa della Lazio. Corriere della sera 23 marzo 2008. Presidente Claudio Lotito: e così, dopo la Lazio, ora sarebbe pronto a risanare anche l’Alitalia. Lei è davvero un imprenditore coraggioso. «Non so di cosa stia parlando». Alitalia, la cordata di Silvio Berlusconi. Il quotidiano economico ItaliaOggi riporta alcune sue dichiarazioni in cui lei sostiene di essere stato contattato, appunto, dal Cavaliere. « escluso. Berlusconi non mi ha cercato, né io ho cercato lui». Sicuro? «Mette in dubbio la mia parola? ». No. Però... «Guardi, io non ho problemi a far partire subito qualche querela. Si regoli». Va bene: comunque lei, della vicenda Alitalia, resta autorizzato a parlare. Si sarà fatto un’idea, avrà... «Non conosco le carte, i conti, perciò potrei parlarne solo così, con il buon senso dell’imprenditore...». Prosegua. «Beh, intanto: da italiano, dico che occorre intervenire. Ha ragione Berlusconi: la nostra compagnia di bandiera non può finire in mano straniera. Se ciò accadesse, sarebbe mortificante per l’intero Paese». I dirigenti di Air France, per altro, hanno condotto la trattativa con toni piuttosto ultimativi e... «E questo, se permette, non mi stupisce. Alitalia sta agonizzando e sono loro a decidere le condizioni della sua salvezza. C’è una logica di mercato crudele ma del tutto comprensibile». Lei ha idee piuttosto chiare. «Non mi lusinghi... è un trucco che, con me, non funziona. D’altra parte, non ci vuole un genio per capire che la vicenda Alitalia ruota intorno a tre punti chiave». Sarebbero? «Il costo del carburante, del personale e della manutenzione». Carburante. «Alitalia paga cifre pazzesche, ma io saprei come ridurle». Come? «Non lo dico certo a lei, così mezza Italia se lo legge sul Corriere, il giorno di Pasqua». Passiamo al personale: la stima degli esuberi annunciati da Jean-Cyril Spinetta, presidente di Air France- Klm, è di 2100 unità. «Io non licenzierei nessuno. Risanare con i tagli è facile, eh...». Quindi? «Riconversione». Faccia un esempio. «Ho una hostess formata professionalmente? Posso avviare rapporti di partnership, posso ricollocarla, posso non farle perdere il lavoro... ora mi chiederà: e i sindacati?». Infatti: i sindacati? «Starebbero con me. Si mettono di traverso, giustamente, solo se licenzi e mandi per strada i lavoratori». Parliamo della manutenzione. «Che costa tantissimo. Ma qui gli aspetti sono due. Primo: occorre verificare come si lavora, e quanto, e capire quindi se c’è assenteismo, e...». Secondo? «La manutenzione Alitalia costa perché la qualità dei controlli è alta e certo per risparmiare non possiamo rischiare di cominciare a far venir giù qualche aereo. Perciò io penso che si possa offrire, vendere la nostra struttura di manutenzione ad altre compagnie. Gli diciamo: noi siamo bravissimi e, se volete, pagandoci, potremmo controllare anche i vostri aerei». Presidente, lei... «Senta: risanare Alitalia è una sfida al limite, ma non impossibile. Serve un piano industriale a 5 anni, poi si vedrebbero i risultati». Lei sarebbe pronto, da solo? «Serve grande liquidità, serve la copertura di un istituto bancario». Berlusconi pensa a una cordata. «Quando ci sono le cordate, tutti vogliono contare qualcosa. Per questo, in caso di cordata, l’ideale sarebbe un patto di sindacato chiaro in cui si indica un solo imprenditore responsabile dell’intera operazione». Tipo lei? «Tipo uno che non percepisca un euro di stipendio e stia sull’azienda 24 ore al giorno». Appunto: come lei, nella Lazio. «Sa che indebitamento complessivo aveva la Lazio quando, moribonda, l’ho rilevata? 550 milioni di euro. Mi presero per pazzo, ma ho portato la squadra in Champions». Lei dice di non aver parlato con Berlusconi. Ma se oggi la chiamasse? «Va bene, lo ammetto: Alitalia sarebbe una sfida affascinante». Punti chiave «Non ci vuole un genio per capire che per Alitalia i punti chiave sono tre: i costi di carburante, di personale e manutenzione» Fabrizio Roncone