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 2008  marzo 23 Domenica calendario

Pesce a quattro ruote. Il Sole 24 ore 23 marzo 2008. «L’éclat della Ds equivale allo splendore delle cattedrali gotiche»; il critico francese Roland Barthes non scelse a caso la Citroën Ds come «L’Automobile» che compendia in sé tutte le caratteristiche dell’opera d’arte

Pesce a quattro ruote. Il Sole 24 ore 23 marzo 2008. «L’éclat della Ds equivale allo splendore delle cattedrali gotiche»; il critico francese Roland Barthes non scelse a caso la Citroën Ds come «L’Automobile» che compendia in sé tutte le caratteristiche dell’opera d’arte. A chi si devono le linee di questa auto rivoluzionaria? Al genio creativo di un italiano, Flaminio Bertoni. Nato a Varese nel 1903 in una modesta famiglia, dimostra subito uno spiccato interesse per la tecnica e l’arte: nel 1918 resta orfano, abbandona gli studi per sostenere la madre, trovando impiego alla Carrozzeria Fratelli Macchi. Nel 1922 tecnici francesi in visita restano colpiti dalla sua facilità di disegno e lo invitano a Parigi. un’occasione da non perdere e all’inizio del 1923 Bertoni emigra nella "Ville-lumière". Parigi gli piace, si trova a proprio agio, è un assiduo frequentatore del Louvre dove ammira le opere di Michelangelo e Leonardo. Nel 1925 è assunto alla Citroën. Ma questo impiego è di breve durata: accogliendo le preghiere della madre, rientra ancora a Varese. Affitta uno studio dove, sotto la guida del professore Giuseppe Talamoni, scolpisce nel tempo libero opere che tendono verso la bellezza classica, esposte a Roma e Milano. Però la vita bohémienne di Parigi lo attrae come una calamita e nel 1931 vi rientra con la sua donna, in dolce attesa: è la prima di una serie che, affascinate dalla sua personalità, non sono riuscite ad avere da lui sufficiente attenzione. Bertoni ha due interessi coinvolgenti: di giorno disegna alla Citroën, ma di sera e in ogni altro momento libero è nel suo atelier, a sperimentare la vena artistica. Nel 1933 Andrè Citroën decide di realizzare una vettura all’avanguardia, con la trazione anteriore e la scocca portante. Gioco forza la vettura deve avere una carrozzeria nuova e diversa. Nel corso di una notte Bertoni modella nel suo studio un blocco di plastilina e al mattino lo porta in fabbrica: André Citroën, affascinato dalle sue linee morbide, dà il suo benestare. Sarà la Traction Avant, la prima vettura nata prima come modello che in un disegno, e resterà in produzione per 23 anni. Nel 1939 la Citroën lancia il progetto della 2Cv, la "deux chevaux": vedrà la luce solo nel 1948 e verrà costruita per 40 anni in più di cinque milioni di esemplari. Sono di Bertoni anche le linee di questa vettura, definita «la più intelligente applicazione del minimalismo in un auto». Nel frattempo scoppia la guerra ma Bertoni non se la sente di abbandonare Parigi, la sua casa, il suo studio, il suo lavoro, i suoi amici, i circoli artistici. Passerà anche qualche giorno in prigione, ma non sono anni sprecati perché continua a scolpire e a studiare. Nel 1955 la Citroën sbalordisce il mondo intero con la Ds (in francese «Déesse», dea), una vettura rivoluzionaria, totalmente fuori dagli schemi. Coraggiose innovazioni meccaniche (cambio semiautomatico, freni anteriori a disco con servofreno, servosterzo, sospensioni idro-pneumatiche ad altezza costante) sono rivestite da Bertoni con una carrozzeria aerodinamica con il muso lunghissimo rispetto alla coda corta e sfuggente, i vetri ampi e curvi, le porte senza cornici. Ma non si limita solo all’esterno: il volante è mono-razza, il cruscotto privo di spigoli è in un unico pezzo, i sedili sono iper-soffici. Nel 1957 la Ds viene esposta e premiata alla Triennale di Milano, nella sezione del design industriale di nuova istituzione. «Sono nato carrozziere – confessa Bertoni durante un’intervista – per me il bisogno di disegnare un’autovettura è lo stesso che prova un pittore a dipingere o un musicista a comporre una melodia. Personalmente le mie carrozzerie le ricerco nella natura. La Ds mi è stata ispirata da un pesce. – e aggiunge – Perché un’opera d’arte sia riconosciuta come tale occorrono anni. Se un quadro dopo 10 anni è ancora valido, vuol dire che vale realmente qualcosa». La Ds, prodotta per 20 anni in circa 1,5 milioni di esemplari, è oggi considerata uno degli esempi più straordinari di "rolling sculture" e, quando si ha la fortuna di incontrarne una sulla strada, ci si chiede ancora da quale pianeta arrivi questa astronave. Nel 1949 si laureò in architettura, il suo terzo amore. Progettò la «casa monolitica» con i muri colati in cemento vibrato e materiale isolante: in Usa venne costruito un villaggio di mille casette in soli 100 giorni. L’ultima sua Citroën sarà la Ami 6, costruita sul telaio della 2Cv: come infondere dinamismo e farci stare quattro persone comode? Pas de problème. Bertoni estrae dal magazzino infinito della sua fantasia la soluzione del lunotto inclinato verso l’interno. Flaminio Bertoni muore il 5 febbraio 1964, ma la sua memoria vivrà, grazie alla dedizione e determinazione del figlio Leonardo che ha ereditato l’archivio del padre e lo ha messo a disposizione del Museo recentemente aperto a Varese. Adolfo Orsi