Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  marzo 26 Mercoledì calendario

Helfgott David

• Melbourbe (Australia) 19 maggio 1947. Pianista. «[...] Shine, il film di Scott Hicks, raccontò al mondo la sua favola. Un talento che niente è riuscito a oscurare: il padre autoritario segnato dall’Olocausto, la schizofrenia. Poi, la rinascita: il lavoro come musicista in un ristorante di Perth, in Australia, l’amore per la moglie Gillian e il successo di Shine [...] ebreo di origini polacche [...] un’altra particolarità di David è che non pone limiti alla sua musica: va ovunque, anche in sale che non sono ”frequentate” da pianisti classici come lui. E spiazza critici ed estimatori. [...] ”Voglio rendere le persone felici, condividendo con loro la musica che amo e a me piacciono le belle melodie” [...] impressionante la rapidità con la quale Helfgott fa scorrere le dita sulla tastiera, lo aiuta la memoria di ferro e una impetuosa voglia di vivere. ”La sua è una gioia irrefrenabile, spesso lo hanno attaccato per questo”. [...] sul grande schermo aveva il volto del premio Oscar Geoffrey Rush. Gillian ha raccontato la vita di Helfgott in un libro Love you to bits and pieces! [...] ”[...] abbiamo diviso tutto: sconfitte e vittorie. La mia vita con lui è frenetica... non m’importa, perché David è un’anima bella. Ha soltanto bisogno di dedizione. Il problema è che è un po’ rumoroso: ha il pianoforte e le sue radio. capace di tenere quegli apparecchi a tutto volume” [...]» (Sandra Cesarale, ”Corriere della Sera” 26/3/2008).