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 2008  marzo 16 Domenica calendario

Il Liechtenstein gela la trasparenza. La Stampa 16 marzo 2008. Lo scandalo fiscale scoppiato qualche settimana fa in Germania non avra’ conseguenze sulle circa 50 mila fondazioni presenti nel Liechtenstein

Il Liechtenstein gela la trasparenza. La Stampa 16 marzo 2008. Lo scandalo fiscale scoppiato qualche settimana fa in Germania non avra’ conseguenze sulle circa 50 mila fondazioni presenti nel Liechtenstein. Nonostante le critiche arrivate dalla comunita’ internazionale, venerdi’ il Parlamento del piccolo Principato ha approvato la riforma della legge sulle discusse fondazioni private con il risultato di rinforzarle. In pratica, l’anonimato di questo particolare strumento sara’ mantenuto inalterato anche se e’ prevista qualche piccola modifica nella direzione di una maggiore (ma sempre leggera) trasparenza. La decisione e’ stata presa nel contesto di un piu’ ampio progetto di riforma della piazza finanziaria del Liechtenstein. «Futuro», cosi’ si chiama il progetto, era gia’ da tempo in cantiere ed e’ stato elaborato gia’ prima dello scandalo fiscale. L’obiettivo dichiarato e’ rafforzare ulteriormente i punti di forza della piazza finanziaria di Vaduz: e tra i punti da rinvigorire, la gestione dei grandi patrimoni privati. La decisione di venerdi’ non e’ stata risparmiata dalle critiche: l’opposizione rappresentata dalla Freie Liste (Fl) ha manifestato la propria perplessita’, sottolineando che le modifiche alla legge sulle fondazioni, che risale al 1929, non placheranno le critiche internazionali. E le questioni legate alla sicurezza e alle frodi fiscali non sarebbero considerate. Punto condiviso da una fetta degli esperti in materia nonche’ da una parte della Magistratura del Paese. «La lobby degli intermediatori finanziari sta esercitando massicce pressioni affinche’ le modifiche restino nel cassetto», ha denunciato ieri il numero uno dell’opposizione, Paul Vogt. Il vice premier, con deleghe all’Economia e alla Giustizia, Klaus Tschutscher, ha invece commentato la decisione del Parlamento di Vaduz dicendo che «la riforma delle fondazioni e’ equilibrata e guarda sia agli interessi pubblici sia a quelli privati». C’e’ tensione anche tra banche e grandi aziende. Il numero uno della piu’ grande societa’ del paese, la casa informatica Tvl, ha criticato la legge: teme che la vicenda nuocera’ all’economia. Intanto nuove grane si stanno addensando all’orizzonte degli evasori di tutta Europa. Ieri, la Suddeutsche Zeitung ha rivelato che ci sono tre nuovi dvd, zeppi di nomi di presunti evasori. I dischi conterrebbero dati molto dettagliati su fondazioni private costituite da cittadini di Austria, Spagna e Francia. Molti avrebbero parcheggiato tra le Alpi centinaia di milioni di euro. Ma non e’ tutto. Il nuovo materiale, che sarebbe gia’ al vaglio delle autorita’ tedesche, questa volta e’ corredato anche gli scambi di lettere tra gli addetti delle varie banche del Liechtenstein e dettagliatissime informazioni sui nomi e sugli estratti conto. Il materiale in mano alle autorita’ tedesche conterrebbe anche piccanti soffiate su diverse banche europee. Sorprese in arrivo. Sandra Riccio