Il Sole 24 ore 17 marzo 2008, Francesca Barbiero, 17 marzo 2008
La caccia al voto dei giovani. Il Sole 24 ore 17 marzo 2008. Scuole aperte al quartiere, con l’orchestrina e i corsi Internet per i nonni
La caccia al voto dei giovani. Il Sole 24 ore 17 marzo 2008. Scuole aperte al quartiere, con l’orchestrina e i corsi Internet per i nonni. Università competitive, con borse di studio per i più meritevoli. Un lavoro stabile. Matematica, arte, tanto inglese ma anche difesa del patrimonio linguistico. E poi: cultura, creatività, scienza. Se, nell’opinione pubblica, si è consolidato un pregiudizio fortemente e cinicamente negativo sull’affidabilità dei programmi elettorali dei partiti politici, va detto che qualche ragione c’è. La proiezione dell’Italia di qui a cinque anni che viene tratteggiata dalla lettura dei programmi del Popolo della Libertà e del Partito democratico è simmetrica: la Bengodi dei giovani. Così come sulla casa (si veda il Sole 24 Ore del 3 marzo), dove i partiti hanno costruito il consenso con l’impegno ad affitti e mutui a prezzi "sociali". Lavoro Cominciamo dal Popolo della Libertà. Il partito di Berlusconi e Fini propone un periodo "no tax" per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani e l’introduzione di un credito d’imposta per le imprese che assumono giovani e che trasformano contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato. Ci dovranno anche essere garanzie pubbliche per i "prestiti d’onore" e per il finanziamento d’avvio a favore di giovani che iniziano la loro attività di impresa. «Troppi giovani sono ora ”intrappolati” in rapporti di lavoro precari» si legge nel programma del Partito democratico. Secondo il partito del candidato premier Veltroni, questa situazione va contrastata da una parte facendo costare di più i lavori atipici e di meno il lavoro stabile, dall’altra favorendo un percorso graduale verso il lavoro stabile e garantito. Per il Pd va allungato il periodo di prova per permettere alle imprese e al lavoratore, una più adeguata valutazione della possibilità di assunzione a tempo indeterminato. Vanno previsti incentivi all’impresa che trasforma il rapporto in contratto di lavoro a tempo indeterminato. Scuola Il Popolo della Libertà si impegna a sostenere le famiglie per una «effettiva libertà di scelta educativa» tra scuola pubblica e scuola privata. Un’altra proposta è quella dell’assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate, estesa fino al 18° anno di età. A scuola va ripresa la buona pratica delle "3 i": inglese, impresa, informatica, difendendo, però, «il nostro patrimonio linguistico, le nostre tradizioni e la nostra cultura». Ampio lo spazio che nel programma del Pd viene dedicato alla formazione. Per i democratici va assicurato il successo educativo a tutti i ragazzi fino ai sedici anni portando al diploma almeno l’85% dei ragazzi. Un altro obiettivo è accrescere le competenze matematiche e scientifiche degli studenti ampliando gli spazi dell’apprendimento dell’inglese. Il Pd giudica «molto grave» lo stato di abbandono degli edifici scolastici. Ci sono risorse, sostengono i democratici, «non solo per riqualificare le strutture esistenti, ma per farne i luoghi più belli e accoglienti del quartiere». Cento di questi "campus" dovranno essere pronti per il 2010. Università e ricerca Secondo il Popolo della Libertà le università vanno gradualmente trasformate in Fondazioni associative, aperte ai contributi dei territori, della società civile e delle imprese, garantendo a tutti il diritto allo studio. Va rafforzata la competizione tra atenei, premiando qualità e risultati. Vanno anche detassati gli utili reinvestiti in ricerca e innovazione tecnologica. Per il Partito democartico l’università deve essere un motore essenziale della mobilità sociale e della crescita. Vanno ridotte nel numero le sedi universitarie e promossa la loro specializzazione in poche discipline, per raggiungere livelli di eccellenza. Ciascun ateneo deve essere libero di assumere personale docente italiano e straniero, di darsi il sistema di governo che ritiene più adeguato, di stabilire le norme per l’ammissione degli studenti, di fissare liberamente le rette. Per il Pd va potenziata la rete dei politecnici e realizzata una grande università telematica pubblica. Un’agenzia indipendente dovrà selezionare, con criteri internazionali, 1000 giovani ricercatori (italiani e stranieri) ad alto potenziale, ai quali finanziare altrettante idee di ricerca per un periodo di dieci anni. Francesca Barbiero Le proposte del Pd LAVORO I giovani precari dovranno raggiungere il minimo di 1.000 euro mensili Troppi giovani sono ora ”intrappolati” troppo a lungo, spesso per anni, in rapporti di lavoro precari.Per contrastare questa situazione, la soluzione proposta dal Pd è fare costare di più i lavori atipici, favorendo un percorso graduale verso il lavoro stabile e garantito In particolare, sarà proposto un allungamento del periodo di prova e una incentivazione e modulazione del contratto di apprendistato come strumento principale di formazione e di ingresso dei giovani nel lavoro SCUOLA E UNIVERSIT Nuovi campus, universitari e scolastici, entro il 2010, destinati a diventare centrali di sapere per le comunità locali e luoghi di formazione e ”internazionalizzazione” per i ragazzi Tutti gli studenti delle scuole italiane saranno periodicamente sottoposti a test oggettivi, che serviranno alle famiglie per valutare la qualità dell’apprendimento dei ragazzi e della scuola che frequentano Investimenti per la professionalità dei docenti, prevedendo, a esempio, periodi sabbatici di aggiornamento intensivo (così come avviene per i professori universitari) RICERCA L’obiettivo dei partito democratico è di spingere le imprese a investire più risorse, concentrando solo sugli investimenti in ricerca e sviluppo i contributi a fondo perduto Le mosse del Pdl LAVORO L’obiettivo del Popolo della libertà è la piena occupazione eliminando il fenomeno della precarietà Il Pdl propone anche la sperimentazione di un periodo "no tax" per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani Altra misura è l’introduzione di un credito d’imposta per le imprese che assumono giovani e che trasformano contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato Previste anche garanzie pubbliche per i "prestiti d’onore" e per il finanziamento d’avvio a favore di giovani che iniziano un’attività di impresa SCUOLA E UNIVERSIT Per il partito di Berlusconi e Fini è necessario un sostegno alle famiglie per la libertà di scelta educativa tra scuola pubblica e scuola privata Il Pdl propone l’assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate, estesa fino al 18° anno di età Nel programma c’è poi il ritorno alla pratica delle "3 i": inglese, impresa, informatica Le università devono essere gradualmente trasformate in fondazioni associative RICERCA L’obiettivo è realizzare il "Fondi dei fondi" per finanziare gli investimenti in ricerca sul modello di quanto realizzato in Francia. Bisogna poi puntare a un inserimento graduale e progressivo della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca ed innovazione tecnologica