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 2008  marzo 23 Domenica calendario

CASO

CASO Gian Gaetano Piedimonte Matese (Caserta) 25 febbraio 1945. Imprenditore • «[...] è il patron della Hopit spa, sede principesca a Roma, in via XX settembre, 50 milioni di euro di capitale dichiarato. Su internet la società vanta ”cointeressenze nelle concessioni ferroviarie” e ”partecipazioni miste governative” in Nicaragua; in Nord Europa ”si interessa di produzione cartaria e di esportazione di prodotti tecnologicamente avanzati”. In Italia spazia dal ”Mobile Content & Service Provider” all’’editoria/advertising”. Una galassia di sigle, una rete di partecipazioni, con un solo dominus: Caso, per l’appunto. il legale rappresentante in Italia della Central America Adventures e della Mediterranea, proprietarie di 9 azioni su 10 della Hopit. Quanto al restante 10 per cento, non c’è modo di sbagliarsi: titolare è sempre lui, Caso. [...] Caso era presidente della Seved srl, ”edizione di libri e opuscoli”, una delle tante stelle della galassia Hopit: fallita nel 2000. Era nel consiglio d’amministrazione della Pmedit, di cui era presidente il figlio Fabio: fallita nel gennaio 2003. Fallita anche la Fanae, proprietaria della Pmedit, sempre presieduta da Fabio: correva il marzo 2003. Quanto alla Laer e, al suo amministratore delegato Roberto Lupi, che oggi siede nel consiglio d’amministrazione della Hopit, il coordinamento dei precari dei call center di Macchiareddu e Cagliari li ha bocciati senza mezzi termini: ”I locali sono in affitto, le attrezzature non appartengono alla società, la solida organizzazione descritta nel sito internet del gruppo Hopit, cui Laer appartiene, è inesistente”. E infatti nel 2006 sono rimasti senza stipendio per mesi. Non sono gli unici a vantare crediti. Nel 2002 Caso, allora patron di Globo News, giornale romano free press, ha chiamato i carabinieri per cacciare dalla redazione i distributori del quotidiano, un gruppo di extracomunitari in attesa, da mesi, del compenso. I giornalisti che avevano manifestato solidarietà sono stati licenziati. Messi alla porta nel 2007 anche i redattori di Dieci, quotidiano sportivo free press diretto da Ivan Zazzaroni: pure loro senza stipendio per mesi, né contributi e mutua. Le cause sono in corso, ma in tribunale non si è mai visto né il figlio né il padre. [...]» (Laura Maragnani, Angela Bianchi, ”Panorama” 27/3/2008).