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 2008  marzo 20 Giovedì calendario

ROMA – Berlusconi rompe gli indugi su Alitalia, dichiara «irricevibile» l’offerta di Air France-Klm, auspica una cordata italiana

ROMA – Berlusconi rompe gli indugi su Alitalia, dichiara «irricevibile» l’offerta di Air France-Klm, auspica una cordata italiana. Una mossa che spiazza l’asse che va da Prodi al ministro del Tesoro, Padoa-Schioppa, al presidente di Alitalia, Maurizio Prato, favorevoli ai transalpini, ipotizzando una diversa gestione della crisi del vettore. Dopo le elezioni. «Non credo - ha detto il Cavaliere - che i primi dieci gruppi in Italia si possano tirare indietro per salvare Alitalia. Che figura ci fanno. Anche i miei figli sono disposti a partecipare e so che anche il mondo arabo con quote di minoranza è disposto a finanziare ». Berlusconi, tuttavia, non ha fatto altri nomi se non quello di Ligresti. Ma ha aggiunto: «Se dietro c’è la regia di Air One e c’è BancaIntesa, che domani (oggi per chi legge, ndr) ha un cda che dovrebbe dare il via libera, e ci sono altri istituti di credito, si parte subito e c’è il risanamento nel giro di un anno, un anno e mezzo». La presa di posizione del Cavaliere, definita «irresponsabile » dal ministro dello Sviluppo, Pierluigi Bersani, ma non commentata da Walter Veltroni, segue le tesi della Lega e dei lombardi smentendo il fronte trattativista di Gianni Letta e Giulio Tremonti. Ma soprattutto sembra trovare d’accordo almeno Cgil e Cisl. Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni hanno chiesto a Prodi «un incontro urgentissimo » affinché ritiri l’alternativa secca «vendita a Air France- Klm o fallimento» e conceda più tempo alla compagnia. Ma a Palazzo Chigi, dove ieri mattina Prodi si è ritrovato isolato in consiglio dei ministri su Alitalia, c’è l’intenzione di procedere. « inutile dire che la trattativa con Air France non va bene – ha detto Prodi ”. Berlusconi se non è d’accordo, porti un’altra soluzione». Dunque avanti tutta: se l’accordo tra i sindacati e Air France-Klm non si troverà entro una settimana, Prato potrebbe porre le premesse dell’amministrazione controllata portando i libri in tribunale. Già oggi il consiglio d’amministrazione dovrebbe fare il punto sui conti senza però scoprire le carte. La situazione dunque è tesa. Vi ha contribuito la conferenza stampa indetta a Roma dal presidente di Air France Klm, Jean-Cyril Spinetta, che, lungi dal tranquillizzare i sindacati, li ha spinti, almeno in parte, verso soluzioni alternative. Spinetta in mattinata aveva incontrato Prodi e Padoa- Schioppa, ammettendo la difficoltà di un accordo sindacale e indicando una margine di trattativa nella discesa del numero degli esuberi e nel ripristino di alcune rotte asiatiche su Malpensa. Alla stampa però Spinetta ha ripetuto le cose dette ai sindacati spiegando che «i margini di manovra sono inesistenti o limitatissimi », assicurando che «il piano sociale sugli esuberi sarà esemplare», scommettendo sul «successo dell’operazione », accordando ai sindacati tempo per decidere fino al 31 marzo. Nessuna concessione sulla chiusura del cargo che impensierisce i piloti, né su Az Servizi o Malpensa. «Non riesco a immaginare che non possa esserci un accordo» ha concluso, confermando la necessità del consenso «del prossimo governo ». Stamane Prato dovrebbe incontrare i sindacati. Ma Cgil e Cisl sembrano guardare oltre. «La trattativa su Alitalia commenta il presidente della Cir, Carlo De Benedetti – è stata condotta nel modo peggiore: si sono infilati in un imbuto ». Antonella Baccaro Air France L’amministratore delegato, Jean-Cyril Spinetta, risponde con il suo staff alle domande dei giornalisti a Roma