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 2008  marzo 18 Martedì calendario

Clausole umilianti. Il Sole 24 ore 18 marzo 2008. «Per favore, indichi la sua accettazione e l’accordo su quanto precede con una firma e con la restituzione della copia firmata»

Clausole umilianti. Il Sole 24 ore 18 marzo 2008. «Per favore, indichi la sua accettazione e l’accordo su quanto precede con una firma e con la restituzione della copia firmata». Il linguaggio è quello di una qualunque lettera commerciale. Come l’acquisto di mattonelle o carta per fotocopie. Ma la merce è l’Alitalia. questa la conclusione della lettera con l’offerta inviata il 14 marzo dal presidente di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, a Maurizio Prato. Parigi tratta Alitalia come carta straccia. Prato ha già restituito la «copia firmata». Non aveva alternativa. Tra poche settimane l’Alitalia esaurirà la cassa. La fredda lettera di Spinetta si accompagna ad altri passaggi tra l’umiliante e il paternalistico del carteggio finale. Se non considerasse Alitalia carta straccia, Air France non si sarebbe permessa di abbattere del 56% il prezzo offerto per le azioni dell’Alitalia rispetto all’offerta preliminare del 6 dicembre. Il concambio finale proposto è di un’azione Air France ogni 160 Alitalia, contro le 70 previste tre mesi fa. Nel frattempo le azioni Air France hanno perso valore, da 23,4 euro ai 15,98 del 14 marzo (ieri -4,3% a 15,28). Il risultato è che la valorizzazione dei titoli Alitalia è crollata da 35 centesimi a quasi 10 centesimi per azione, pari a 139 milioni di euro per il 100% della compagnia. Difficile fugare il sospetto che questa parsimonia non sia, almeno in parte, dovuta alla consapevolezza di essere rimasti soli in gara. Il concorrente escluso, Air One, offriva però ancora meno, un centesimo. Se volesse rifarsi sotto, per Carlo Toto ora sarebbe più facile rilanciare. In un documento riservato, firmato da Spinetta, si legge che «dopo due mesi di lavoro molto dettagliato (...) Air France-Klm ha rafforzato la convinzione e l’ambizione di consentire ad Alitalia di risanarsi e di beneficiare della strategia di crescita profittevole attuata con successo da Air France-Klm». Sembra la corte di Versailles che accoglie un parente sfortunato. «Durante il periodo di esclusiva – rileva il documento – molti assunti fondamentali del piano Alitalia (...) sono stati compromessi da avverse condizioni commerciali e finanziarie. Su una base standalone (...) gli obiettivi di profittabilità al 2010 sono peggiorati da 43 milioni di euro a -94 milioni. Inoltre (...) deve essere considerato un importo significativo di costi straordinari (...)». Per controllare il rispetto delle garanzie verso lo Stato italiano ci sarà per cinque anni una fondazione olandese. Avrà un consiglio di tre membri, uno per parte e il terzo di nomina congiunta. In mancanza di accordo, la nomina sarà fatta dal presidente del Tribunale di Roma. Ma, conoscendo i tempi della giustizia italiana, è anche previsto che al silenzio di Roma faccia seguito la designazione dal Tribunale di Amsterdam. Gianni Dragoni