Lucia Annunziata, La Stampa 19/3/2008, 19 marzo 2008
Il volto di un cretino Due turiste, due ragazze irlandesi vengono uccise nella splendida città di Roma alle tre di notte da un pirata delle strada italiano
Il volto di un cretino Due turiste, due ragazze irlandesi vengono uccise nella splendida città di Roma alle tre di notte da un pirata delle strada italiano. Chissà quanto volevano venire a conoscere il nostro paese, magari attirate dal fascino latino dei nostri uomini. Aveva fascino, infatti, quel deficiente che le ha investite - un fascino da morirne. già a casa, nessun arresto: così imparano le ragazze a venire in un paese pericoloso come il nostro e ad azzardarsi ad attraversare sulle strisce pedonali. Poi dicono la spazzatura di Napoli! Qui a Roma abbiamo metodi molto più persuasivi per tenere lontani i turisti. Un metodo anche più definitivo del numero chiuso. Magari potremmo suggerirlo a Venezia, ma chissà se gli ubriachi son così efficienti in gondola come in macchina... ALVISE DELL’ERARIO, ROMA La tragedia di Roma merita tutta la sua rabbia e ironia. L’aggravante di questa vicenda è che per una volta non si può usare pietà o sociologismo giovanilista sul guidatore. Il padre - di cui comprendiamo il dolore, considerando che è per altro un ufficiale del vigili urbani - sta cercando di aiutarlo sottolineando la casualità degli incidenti, e chiamandolo «bamboccione». Tuttavia il ragazzone bamboccione è stato mal servito dalle tecnologie e dalla sua stessa vanità. Su Youtube, se avete la pazienza di andare a cercare, troverete un piccolo filmato in cui il pirata della strada lascia una chiara traccia del suo amore per la guida folle. Friedrich Vernarelli, 32 anni, è in posa sorridente, davanti a una webcam posta sul volante, e si esibisce, credo per immortalare le sue migliori performance, in una guida senza mani, in mosse di danza fatte con entrambe le mani (staccate dal volante), in giri di telecamera per dare l’impressione di un capovolgimento della macchina (sempre con le mani alzate dal volante). Va aggiunto che le immagini riguardano una corsa da sobrio, mentre la notte dell’uccisione l’interprete del filmino era anche completamente ubriaco. Queste immagini lo rivelano una persona che ama e praticava la guida pericolosa. E il suo sorriso soddisfatto ci impedisce di poter dire che era «uno con la testa a posto». Vernarelli non ha fatto carcere, è già agli arresti domiciliari. Forse non ci resterà. La recita pericolosa fissata con webcam lo inchioda. In galera forse ci andrà, non fosse altro che per poter dare una spiegazione agli irlandesi. Non ci resterà di sicuro a lungo con questi leggi, ma almeno questa volta noi sappiamo che volto ha colui che beve, corre, investe e non si ferma: il volto di un cretino. E poi gli adulti si chiedono perché mai tutti i ragazzi si filmano e fotografano per la Rete! Viva le nuove tecnologie.