La Stampa 15 marzo 2008, GUIDO RUOTOLO, 15 marzo 2008
Una borsa insanguinata in casa di Maddie. La Stampa 15 marzo 2008. Una perquisizione all’improvviso nella casa della «morte», un’altra nella cella dove è detenuta Amanda Knox e un primo rapporto della Polizia Scientifica sulle tracce di sangue nella stanza di Meredith, riaccendono i riflettori sul giallo di Perugia
Una borsa insanguinata in casa di Maddie. La Stampa 15 marzo 2008. Una perquisizione all’improvviso nella casa della «morte», un’altra nella cella dove è detenuta Amanda Knox e un primo rapporto della Polizia Scientifica sulle tracce di sangue nella stanza di Meredith, riaccendono i riflettori sul giallo di Perugia. Nel carniere della Squadra mobile, al termine della visita in via della Pergola 7, undici «reperti. Nella cella di Amanda, invece, sono stati presi i vestiti che lei stessa aveva richiesto di consegnare al padre. E come se gli investigatori fossero andati a colpo sicuro nell’appartamento dove vivevano Amanda e Meredith, alla ricerca di un oggetto, di un qualcosa che, evidentemente, era sfuggito nei due precedenti sopralluoghi, e che rileggendo le carte e sentendo ancora una volta diversi testimoni - soprattutto le amiche di Meredith e Amanda Knox - potrebbe invece rappresentare un altro mattone del castello accusatorio. Un oggetto importante, che dovrà essere analizzato nei laboratori della Scientifica alla vigilia della decisione della Cassazione che, il primo aprile, si dovrà pronunciare sulla decisione dei giudici perugini di confermare le misure cautelari in carcere per Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede. Dunque, la perquisizione. Decisa giovedì dal pm Mignini che indaga sull’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto nella notte tra il primo e il 2 novembre scorso. Ieri mattina, nel giro di qualche decina di minuti, i difensori dei tre indagati sono stati invitati a presentarsi in via della Pergola 7. Nella casa dell’omicidio, gli investigatori hanno sequestrato diversi oggetti: una giacca da donna di color nero; due libri (’Early Modern Europe, 1450-1789”, in inglese, e un altro volume della saga di Harry Potter, in tedesco, ”Harry Potter e l’ordine della Fenice”); due chitarre classiche (una trovata nella stanza della coinquilina Laura, l’altra nell’armadio di Amanda); un phon; una felpa con cappuccio che era sul letto di Amanda; un contenitore metallico di vaselina; due buste intestate ”Royal Mail” con diversi fogli; una borsa di piccole dimensioni; un mantello di color nero che (insieme a una confezione vuota di sangue e dentiera per effetti cinematografici) era stato probabilmente indossato per la festa di Halloween. Ma soprattutto hanno portato via dalla stanza di Meredith una borsa a tracolla beige che «presentava a vista» delle macchie di sangue al suo interno. Forse è questo l’oggetto che cercavano gli investigatori. Forse è questa la borsa di cui hanno parlato le amiche come quella che Meredith usava di più. Ipotesi, dubbi, domande a cui le indagini potranno dare risposte. A quattro mesi e passa dal ritrovamento del corpo di Meredith, il lavoro degli investigatori non si è mai fermato. Un primo rapporto della Polizia scientifica depositato agli atti dell’inchiesta, analizza la scena del crimine, le tracce di sangue rinvenute sul pavimento, sull’armadio, sulla parete della stanza della studentessa inglese. E a ipotizzare la dinamica dell’omicidio tre possibili scenari. Il primo: «In una fase iniziale la vittima è distesa supina, col busto sollevato e la testa piegata all’indietro, come ad arretrare in posizione difensiva. La fase seguente della dinamica implica un arretramento e una rotazione del busto verso destra. In questa ipotesi la vittima ha di fronte l’aggressore». Il secondo: «La vittima è inizialmente distesa prona, col busto sollevato e il volto rivolto all’armadio. In una fase seguente la vittima cade (o è lasciata cadere) a terra. In questo scenario la vittima ha l’aggressore alle spalle». Terza ipotesi: «Come nella seconda, solo che la vittima non poggia inizialmente il bacino a terra, ma è sollevata sulle ginocchia. Questo scenario riesce a spiegare meglio degli altri due alcune delle tracce presenti sul pavimento». Conclude il rapporto della Scientifica: «In tutti i casi, le tracce di strisciamento presenti sul pavimento lasciano intedere che la vittima si era trascinata o sia stata trascinata, fino al punto di rinvenimento».1° novembre 2007 La studentessa inglese Meredith Kercher, viene trovata accoltellate nella sua casa di Perugia. 6 novembre 2007 Arrestati la coinquilina Amanda Knox, il suo fidanzato Raffaele Sollecito e Patrick Diya Lumumba che poi verrà scagionato. Si parla di un quarto uomo. 19 novembre 2007 Trovato il quarto uomo è Rudy Hermann Guede, 21 anni ivoriano, su di lui peserà anche la prova del Dna trovato sul corpo della vittima. GUIDO RUOTOLO