varie, 16 marzo 2008
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Baldi Vivaldo
• Quarrata (Pistoia) 20 febbraio 1924, Firenze 15 marzo 2008. Driver. In carriera ha vinto 3384 corse. Il padre, Donatello (meglio conosciuto come Omero o Cincerina), fu uno dei grandi driver della «preistoria» del trotto. Nell’albo d’oro di Vivaldo figurano le più grandi prove italiane (102 GP in totale), tra cui un Derby (1957 Seduttore), 5 Lotteria (1952-53-55 con Birbone, 1978-1979 The Last Hurrah), un GP d’Europa (1956 Checco Pra), 6 Europei di Cesena, 5 Duomo e tanti altri. L’ultimo il Due Mari 1987 a Taranto con Eliano. «[...] Della stirpe dei Baldi, Vivaldo era senza dubbio il più carismatico, l’unico capace di tenere botta a Brighenti anche sul piano della personalità. Ai loro tempi, dagli Anni 50 fino a metà dei 70, c’erano altri colossi come William Casoli e Walter Baroncini ecc., ma solo Vivaldo e Brighenti erano stati capaci di accendere il fuoco della passione nel cuore della gente. Il trotto allora era un grande sport, e loro hanno creato due fazioni ben distinte tra gli appassionati del sulky. O stavi col pilota (Brighenti) oppure con ”Diecione” con la sua voce burbera e spesso incomprensibile a causa di un incidente in pista (la stanga di un sulky lo aveva colpito) che gli aveva creato una perenne deformazione al viso che rendeva il suo accento toscano meno chiaro ma inconfondibile e sinergico col personaggio. In corsa gli è sempre ribollito il sangue nelle vene e questa sua irruenza veniva trasmessa ai suoi campioni. Il più famoso? Senza dubbio Crevalcore, il moro grande rivale del biondo Tornese, naturalmente con Sergio Brighenti. L’ultimo è invece The Last Hurrah, in sulky al quale Vivaldo rinnovò la grande rivalità, fino alla fine degli Anni 70, con Brighenti aggrappato a Delfo. Sfide da ricordare, anche a suon di ruotate perché pur di vincere, soprattutto Vivaldo, non si esitava a uscire dalle regole. [...]» (Michele Ferrante, ”La Gazzetta dello Sport” 16/3/2008).