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 2008  febbraio 25 Lunedì calendario

Brad l’uomo che non sa dimenticare. La Stampa 25 febbraio 2008. Brad Williams, con quella sua aria pop da vecchio amico degli anni Settanta, con il suo ciuffo di capelli bianchi che gli scende sugli occhi, è un genio della memoria

Brad l’uomo che non sa dimenticare. La Stampa 25 febbraio 2008. Brad Williams, con quella sua aria pop da vecchio amico degli anni Settanta, con il suo ciuffo di capelli bianchi che gli scende sugli occhi, è un genio della memoria. Lo studiano i medici, gli scienziati, le università. A differenza di Pico della Mirandola, lui ricorda tutto della sua vita, tutto quello che gli è successo e che capitava nel mondo mentre gli succedeva. Gli dici una data, e lui ci pensa su cinque secondi e poi comincia a dire che quel giorno era mercoledì, che lui aveva preso il gelato, che il presidente americano aveva incontrato quello russo e che magari c’era stata una battaglia chissà dove e qualcuno l’aveva vinta. Lui lo sa. E non sbaglia mai. Gli hanno detto «il 18 agosto 1965», e gliel’hanno buttata così, a caso, quella data. Aveva otto anni, allora. Brad ha fatto come sempre. Cinque secondi, e ha risposto che era un giovedì, che la sua famiglia si fermò al Red Barn Hamburger, mentre facevano un viaggio nel Michigan. Mangiò un hamburger, naturalmente. «Quella notte dormimmo in un motel di Clare, che sembrava più che altro una capanna». E’ così bravo che l’hanno messo sotto osservazione. Gli scienziati l’hanno classificato assieme a una donna della California tra quelli che hanno «una memoria autobiografica superiore». Ma lui non si ferma alla sua vita: di quel giorno ti dice anche chi ha vinto una partita di tennis, o quale tragedia fosse successa nel mondo. Il giornalista C’è da dire che leggere le notizie è il suo mestiere. Brad lavora in una radio a La Crosse, Wisconsin. Nell’immagine che Abc News ha messo in onda è lì con le cuffie e il microfono, un maglione nero e i suoi capelli lisci. Il giornalista che è andato a trovarlo ha fatto come fanno tutti. Gli ha detto: 7 novembre 1991? Lui gli ha stretto la mano, sempre i soliti 5 secondi. «Vediamo», ha sospirato. «Potrebbe essere quando Magic Johnson ha annunciato di avere l’Hiv. Sì, un martedì. C’era stata una grande nevicata dalle mie parti, la settimana prima. E faceva un gran freddo». Gli hanno fatto una ventina di domande, e non ha mai sbagliato, azzeccando la nascita del primo test-tube baby nel 1978, una fuga di gas tossico a Bhopal, in India, nel 1984 e la vittoria di Billie Jean King contro Bobby Riggs nella partita di tennis della «Battaglia dei sessi» del 1973. «Io sono sempre stato così», ha confessato candidamente. «E crescendo non ho mai trovato una ragione per pensare d’essere diverso dagli altri». Pure James McGaugh, un neurobiologo dell’Università della California che lo sta studiando, non è che sappia spiegare tanto bene questa sua capacità quasi unica: «L’unica cosa che sappiamo è che Williams ha inglobato tutte le informazioni dentro di lui e che sono molto particolareggiate. E questo è tutto. Quello che vogliamo capire è perché a lui e non a un altro». La «rivale» Eric Williams, il fratello di Brad, aveva contattato McGaugh dopo aver letto un suo articolo su una donna di 40 anni, una tale A. J., che ricordava pure lei tutto quello che le era successo. «Mio fratello è identico», gli disse. Quella donna aveva spiegato che tutte le volte che le davano una data, lei sviluppava subito nella sua mente una pellicola in movimento, come un film. «E’ un fenomeno che non si ferma mai», si lamentò. «Ed è incontrollabile. E stancante. Molto stancante». Ai medici che la ascoltavano rapiti, lei scrisse che «molti chiamano questo un dono. Per me, è un peso. La mia vita scorre nella mia testa tutti i giorni, e questo mi fa diventare pazza!». La sottoposero a dei test, e lei reagì come Brad. Mai un errore, ogni data un ricordo preciso e impeccabile. La letteratura scientifica testimonia di gente che può memorizzare a caso da 50 a 100 lettere o cifre. Altre persone leggono 330 parole due volte e poi le ripetono un anno dopo esattamente uguali. Ma questi soggetti eseguono degli ordini, ricordano cose che non hanno un senso compiuto. Quello che distingue Williams e A. J., spiegano gli esperti, è la loro «superiore memoria autobiografica e una incredibile abilità a ricordare le cose del loro passato», compreso quello che è accaduto intorno. «L’interesse di queste persone per l’informazione è un fattore chiave in questa qualità che li caratterizza». Comunque, ha spiegato McCaugh, è un talento rarissimo. Lui ha fatto gli esami a centinaia di persone che dicevano di avere questa memoria e solo una, forse, avrebbe superato i test. Brad, però, adesso sembra il migliore. A differenza di A. J., ci convive senza stress. Dice che in famiglia ci giocano tutte le settimane. Fanno i quiz con lui, come se fosse il notaio di Mike Bongiorno, quello che aveva l’enciclopedia e certificava le risposte. Lui ha quei 5 secondi per mettere a posto la pellicola. Il 23 ottobre 1983? Due attentati in Libano, centinaia di morti. Loro presero un gelato dalle parti di Madison. Era buono, Brad?