Il Sole 24 ore 17 febbraio 2008, (ma.mas.), 17 febbraio 2008
L’«esercito» dei media locali. Il Sole 24 ore 17 febbraio 2008. Le elezioni di domani in Pakistan non sono destinate a passare alla storia solo per l’assassinio di Benazir Bhutto che le ha precedute e per il fatto che sanciranno il ritorno a un Governo civile dopo 8 anni di regime militare
L’«esercito» dei media locali. Il Sole 24 ore 17 febbraio 2008. Le elezioni di domani in Pakistan non sono destinate a passare alla storia solo per l’assassinio di Benazir Bhutto che le ha precedute e per il fatto che sanciranno il ritorno a un Governo civile dopo 8 anni di regime militare. Secondo Zaffar Abbas, il responsabile della redazione di Islamabad del quotidiano Dawn, quello di domani verrà ricordato per essere il primo voto mediatico della storia del Pakistan. «Fino a oggi - spiega Abbas - le elezioni sono state sempre raccontate solo dalla televisione di Stato. Domani ci saranno le telecamere di almeno 25 canali privati, nazionali e locali, a mostrare l’atmosfera davanti a decine e decine di seggi sparsi in tutto il Paese. I brogli e le intimidazioni di cui tanto si parla potrebbero non avvenire nel silenzio degli anni passati». Paradossalmente il merito della novità è proprio di Pervez Musharraf, il presidente che nei suoi otto anni di potere assoluto ha spesso alternato il pugno di ferro, come quando a novembre ha sospeso la Costituzione, ad aperture inattese da un regime militare. Tra queste spiccano le licenze che hanno fatto nascere decine di canali privati sia in urdu che in inglese, la maggioranza dei quali sono dedicati almeno in parte all’attualità. (ma.mas.)