Raffaella Silipo, La Stampa 13/11/2007, pagina 25., 13 novembre 2007
Hollywood non è più il regno del denaro facile, tranne che per le superstar. Secondo una ricerca di Global Media Intelligence e Merryll Lynch, la maggior parte degli studios distribuisce ai grandi attori e ai registi il 25 per cento di profitti sotto forma di partecipazioni agli utili lordi, anche se il film alla fine risulta in perdita
Hollywood non è più il regno del denaro facile, tranne che per le superstar. Secondo una ricerca di Global Media Intelligence e Merryll Lynch, la maggior parte degli studios distribuisce ai grandi attori e ai registi il 25 per cento di profitti sotto forma di partecipazioni agli utili lordi, anche se il film alla fine risulta in perdita. Lo studio di Merryll Lynch ha esaminato i film distribuiti dai sei maggiori studios nel 2006: i loro guadagni totali sono stati di 23,7 miliardi di dollari, il 4,6% in meno rispetto al 2004. I costi invece sono saliti a 25,6 miliardi, più del 13,2% rispetto al 2004. Grazie alle partecipazioni lorde, guadagnano attori e registi, a spese di tutti gli altri, cui restano pochi soldi da spartirsi. Però secondo un’indagine di Forbes non tutte le star sono una perdita per le case di produzione. L’attore più redditizio è Matt Damon: per ogni dollaro del suo stipendio i film cui partecipa ne guadagnano 29. Al secondo posto Brad Pitt che frutta 24 dollari per ogni dollaro di stipendio. Al terzo posto Johnny Depp. Tom Hanks, Tom Cruise e Will Smith fruttano rispettivamente 12, 11 e 10 dollari per ogni dollaro di cachet. In coda ci sono Jim Carrey (otto dollari) e Russell Crowe (5).