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 2007  novembre 10 Sabato calendario

Se vi siete divertiti o depressi di fronte al «gioco del grattacielo», sappiate che gioie e dolori vanno moltiplicati per tre

Se vi siete divertiti o depressi di fronte al «gioco del grattacielo», sappiate che gioie e dolori vanno moltiplicati per tre. La torre progettata da Renzo Piano e destinata ad ospitare la sede di Intesa-Sanpaolo - anzi Sanpaolo-Intesa come si ostinano a chiamarla i torinesi doc - e i suoi svettanti 180 metri che voleranno verso i 190 con le antenne, si trascinerà dietro un altro grattacielo di uguale altezza e, quasi certamente, un terzo edificio anch’esso altissimo. Come le ciliegie, la variante al piano regolatore che la maggioranza intende adottare per poter soddisfare tutte le richieste di Piano, si porterà dietro come conseguenza anche la «crescita» del grattacielo destinato a sorgere dall’altra parte del nascente Passante ferroviario e oggi bloccato dalla normativa a 100 metri. Questo secondo grattacielo sorgerà accanto alla futura, nuova stazione di Porta Susa destinata a soppiantare per importanza quella di Porta Nuova. L’edificio, per ora solo sulla carta, è al centro di una trattiva fra i proprietari - le Ferrovie - e il costruttore Salvatore Ligresti che sarebbe intenzionato a trasferire lì la sede di Sai-Fondiaria. La terza torre è quella ipotizzata sull’area dell’ex-Materferro, di fronte all’Igloo di Merz. Tre edifici che daranno origine a un «Quartiere dei grattacieli» arricchito dalla presenza dell’ex palazzo della Sip e futura sede della Provincia e dalla sede Rai di via Cernaia. La ricostruzione al computer che pubblichiamo dà un’idea di quale sarà lo skyline di Torino con i nuovi edifici. Ricostruzione assolutamente indicativa ed elaborata sull’ennesimo rendering inviato da Renzo Piano al sindaco. «Questa volta il disegno di Piano è corretto - spiega Giorgio Faraggiana, docente del Politecnico - sia come posizione, sia come dimensione». Perchè il «Quartiere dei grattacieli» diventi realtà, deve però passare la variante che la giunta intende varare e che incontra le resistenze di Rifondazione, Comunisti italiani e Sinistra democratica. «Non siamo contrari ai grattacieli - dicono Monica Cerutti, Luca Cassano e Domenico Gallo - ma dobbiamo avere consapevolezza dell’impatto che tre grattacieli avranno sul centro di Torino». Argomenti che porteranno al vertice di maggioranza di lunedì chiesto dal capogruppo dell’Ulivo, Giorgis. «La discussione alla luce del sole è la strada migliore per risolvere ogni controversia. I grattacieli sono straordinari investimenti che migliorano la qualità urbana del territorio e Intesa Sanpaolo ha tutto l’interesse a fare l’opera migliore».