Maria Laura Rodotà, Corriere della Sera 9/11/2007, 9 novembre 2007
«Nel Pacific Northwest girano gli esterni per i film dell’orrore. Per via della nebbia da oceano, delle foreste, delle casette postvittoriane genere «Twin Peaks»
«Nel Pacific Northwest girano gli esterni per i film dell’orrore. Per via della nebbia da oceano, delle foreste, delle casette postvittoriane genere «Twin Peaks». Per via della pioggia, dei boschi cupi, della gente strana che si è stabilita nell’estremo nordovest, è anche la regione americana – è un luogo comune spesso confermato dalle cronache – con più serial killers. Tre dei più famosi venivano da Seattle. Meno cruenti, sempre di Seattle, erano i gruppi che vent’anni fa crearono la cultura grunge; grande rock sporco, disperazione giovani-le, droghe pesanti e camicioni scozzesi. Kurt Cobain, leader della band più famosa, i Nirvana, si è suicidato lì nel ’94. Da lì, per caso, viene Amanda Knox. Grunge ingentilita, con berretti non casuali e pose para-trasgressive nelle foto della sua pagina su MySpace. Ragazza poco appassionata di horror e molto di film romantici. E studentessa all’estero ora protagonista di una bruttissima storia splatter, da film di serie B che nessuno avrebbe voglia di vedere; di quelli che in genere non sono ambientati a Perugia, casomai verso Seattle...» (Maria Laura Rodotà, su Amanda Knox la ragazza coinvolta nell’omicidio di Perugia)