Varie, 12 marzo 2007
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Gribaudo Ezio
• Torino 10 gennaio 1929. Artista. Editore. Collezionista. «Piramidi, elefanti, giraffe, dinosauri, fiori, alberi, farfalle, geroglifici. E poi la cellula del cervello amplificata miriadi di volte. Questi i protagonisti delle ultime dodici tele di Ezio Gribaudo, presentate a New York alla galleria Briggs Robinson di Chelsea. Il catalogo, curato dalla figlia Paola, da vent’anni responsabile della casa editrice di famiglia, è una sintesi-carrellata delle tappe che hanno scandito il suo percorso di artista, editore, collezionista. La mostra si intitola Teatri della memoria e di memoria si tratta. Gribaudo con l’America ha un rapporto costante dal ’61, quando venne la prima volta a presentare la monografia dedicata a Lucio Fontana, in occasione della sua mostra alla Martha JacksonGallery. All’epoca curava le edizioni d’arte dei fratelli Pozzo, che prima di lui stampavano solo orari delle ferrovie. Gribaudo con curiosità e passione si era trasformato in editore per proporre al pubblico americano artisti italiani e all’Italia i protagonisti dell’arte americana. Ma poi il raggio d’azione si era allargato. Pubblicava monografie come Le avanguardie giapponesi, curava mostre come quella di Dubuffet a Torino nel ’78. [...] Una pittura che si è raffinata col tempo. “Con molta umiltà ho cercato di mettere insieme un caleidoscopio per procurare al pubbico emozioni. Perché poi, alla fine, di questo si tratta: procurare emozioni”» (Fiamma Arditi, “La Stampa” 28/9/2006).