Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  gennaio 02 Lunedì calendario

Studentesse. In aumento in Francia la prostituzione delle studentesse per mantenersi all’università

Studentesse. In aumento in Francia la prostituzione delle studentesse per mantenersi all’università. Stime dell’associazione Sud-étudiant: 40 mila casi, uno studente su 54, quasi il 2 per cento. Con lo pseudonimo ”Sara”, una di loro, di anni 19, si è lasciata intervistare dal quotidiano Le Parisien: "Un giorno un’amica mi ha proposto di fare un giro su certi annunci online perché sapeva che mi trovavo in difficoltà. Ho iniziato rispondendo a una di quelle richieste. Avevo 18 anni. Il primo cliente è stato rispettoso, ho continuato...". Costo di una prestazione: 200 euro (prezzo scontato, causa concorrenza: "un anno fa potevo chiederne 300..."). I clienti, per lo più uomini di affari, di una certa età, alcuni alla ricerca di una ragazza più intelligente della prostituta comune, molti con la fantasia ossessiva della studentessa. "Alcuni clienti mi chiedono se questo lavoro mi piace, per fargli piacere rispondo di sì. Ma più il tempo con loro passa veloce, meglio è. A chi dice che sono soldi facili vorrei rispondere che è falso. Psicologicamente devi essere forte. Devi davvero rimuoverlo. Conosco ragazze che non ne sono uscite. Sono diventate professioniste, sono cadute in depressione. Io mi sono fissata delle regole: mai fare entrare i clienti nella vita privata, mentire, non parlare di me..." (Sara). Il fenomeno, dissimulato con offerte online, video erotici, chat ambigue, non è perseguibile penalmente. "Per la maggior parte restano prestazioni occasionali di ragazze indipendenti. Diventa un reato, istigazione alla prostituzione, se c’è una rete, qualcuno che recluta le studentesse e procura loro gli appuntamenti" (il capo della "buon costume" parigina, Guy Parent). Tra gli atri espedienti di adescamento, annunci nelle bacheche dell’università del tipo "recherche hôtesse de bar" (il lavoro consiste nel condurre il cliente davanti al bancone, farlo bere almeno per 200 euro, e intrattenerlo). "Oppure la solita rubrica telefonica. Uomini spesso ricchi di passaggio nei grandi hotel parigini contattano un intermediario, che procura loro la ragazza. Non è raro che sia una studentessa" (Parent).