Domenico Quirico, La Stampa 4/10/2006, pagina 10, 4 ottobre 2006
Il francese Thierry F., 45 anni, ha scritto un libro (Chômeur professionnel, disoccupato di professione) per spiegare come si fa a vivere senza lavoro
Il francese Thierry F., 45 anni, ha scritto un libro (Chômeur professionnel, disoccupato di professione) per spiegare come si fa a vivere senza lavoro. Disoccupato da 22 anni, in vita sua ha lavorato solo per 30 mesi come guardiano di una centrale nucleare e adesso vive di assistenza: prima l’indennità di disoccupazione, poi l’allocation spécifique de solidarité che gli fornisce a vita e quasi senza controlli 600 euro al mese. Altri 200 euro li racimola con l’allocation logement, che serve per pagare gli alloggi, anche se lui possiede una casa. Poi grazie all’esonero dalle tasse, l’assistenza sanitaria gratuita, il premio natalizio, il telefono quasi gratis come i trasporti, l’elettricità, i riscaldamenti e i musei, gli permettono di vivere bene. Infatti Thierry ha un’auto, un appartamento, va in palestra e gioca a tennis. Per continuare a concedere l’assistenza, lo Stato francese controlla che lui stia effettivamente cercando un lavoro: Thierry manda tanti curricula solo che per esempio non indica la propria nazionalità così i datori di lavoro credono sia straniero e non lo assumono. Se deve presentarsi a qualche colloquio mette occhiali spessi e abiti fuori moda, dice di non avere telefono né auto: finora tutti l’hanno congedato in fretta.