Massimo Gaggi, Corriere della Sera 3/10/2006, pagina 24., 3 ottobre 2006
Per far colpo sui propri clienti sono sempre di più i grandi magazzini e gli hotel che diffondono profumi nell’aria: in 36 negozi della Sony sparsi in varie parti del mondo si può respirare un delicato aroma di vaniglia e mandarino
Per far colpo sui propri clienti sono sempre di più i grandi magazzini e gli hotel che diffondono profumi nell’aria: in 36 negozi della Sony sparsi in varie parti del mondo si può respirare un delicato aroma di vaniglia e mandarino. Anche la Samsung sta sperimentando vaporizzatori di odori che secondo gli esperti di marketing trattengono più a lungo i clienti. Negli hotel della Sheraton aleggia profumo di gelsomino, chiodo di garofano e fico, quelli del gruppo Omni hanno scelto uno al tè verde, quelli di Westin sempre il tè, però bianco. Nella hall e negli ambienti comuni degli alberghi Doubletree si può invece odorare un aroma dolciastro di biscotti al cioccolato. Terry Molnar, direttore del Sense of Smell Institute, dice: «Questo è un modo per imprimere il marchio di un’azienda, il suo brand nella memoria del consumatore: non più solo con un logo ma anche con un’esperienza olfattiva». I primi furono i casinò di Las Vegas Mandala Bay, Bellagio e Mgm Grand, che più di dieci anni fa crearono l’aroma del «tavolo verde». Nei grandi magazzini Bloomingdale’s addirittura si usano profumi diversi a seconda del reparto: talco nell’area neonati, cocco dove c’è l’abbigliamento per la spiaggia. Adesso ci sono aromi studiati per negozi di scarpe e per quelli di auto (un odore di pelle «leggero e rassicurante», a detta degli esperti) e il Sense of Smell Institute ne sta preparando uno per gli ospedali e uno per il Museo di scienze naturali di New York, che ha chiesto di ricreare l’ipotetico odore che avevano i dinosauri. Diversa l’iniziativa della squadra di baseball degli Yankees, che ha lanciato sul mercato un proprio profumo battezzato Driver caratterizzato da sentori di rabarbaro, pepe nero, pompelmo, lavanda, menta e bambù. L’importanza che viene data all’olfatto sembra giustificata dalla scienza: i ricercatori sono convinti che l’uomo possa catalogare più di 10 mila odori differenti e che sia più facile ricordare un profumo che un’immagine.