Tommaso Pellizzari, "Corriere della Sera" 5/10/2006;, 5 ottobre 2006
Tra i tanti calciatori spiati in passato dalla propria società c’è Vincenzo D’Amico, nel ”74 campione d’Italia con la Lazio, oggi commentatore tv (’90° minuto”): «Non ero sposato né fidanzato, vivevo solo
Tra i tanti calciatori spiati in passato dalla propria società c’è Vincenzo D’Amico, nel ”74 campione d’Italia con la Lazio, oggi commentatore tv (’90° minuto”): «Non ero sposato né fidanzato, vivevo solo. Un mio compagno di squadra mi rivelò che nell’appartamento con l’ingresso di fronte al mio, dall’altra parte del pianerottolo, si nascondevano l’allenatore in seconda e un vicepresidente, che si mettevano di guardia dietro la porta e dallo spioncino mi controllavano. Allora io entravo da solo e a mia volta stavo dietro la porta e aspettavo che loro, in punta di piedi, se ne andassero. Poi scendevo in garage e facevo salire la persona che avevo lasciato giù in macchina ad aspettare. La cosa durò un mese. Poi, un bel giorno, mentre loro se ne stavano uscendo aprii la porta e gli feci cucù».